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Varata roadmap per sviluppo filiere di qualità ecologica

Una road map in 13 tappe per valorizzare l'agricoltura nella tutela dell'ambiente e fare delle filiere agricole le leve dello sviluppo della green economy italiana. A mettere nero su bianco le proposte e' la settima assemblea programmatica sullo ''sviluppo delle filiere agricole di qualita' ecologica'' che si e' svolta oggi a Roma in preparazione degli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal ministero dell'Ambiente e da 39 organizzazioni di imprese green, in programma a Rimini il 7 e l'8 novembre.

Una road map in 13 tappe per valorizzare l’agricoltura nella tutela dell’ambiente e fare delle filiere agricole le leve dello sviluppo della green economy italiana. A mettere nero su bianco le proposte e’ la settima assemblea programmatica sullo ”sviluppo delle filiere agricole di qualita’ ecologica” che si e’ svolta oggi a Roma in preparazione degli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal ministero dell’Ambiente e da 39 organizzazioni di imprese green, in programma a Rimini il 7 e l’8 novembre. I 13 obiettivi spaziano dalla rimozione degli ostacoli normativi alla promozione della multifunzionalita’ e della pluriattivita’ nelle aree agricole, dall’arrestare il consumo del suolo agricolo al sostenere lo sviluppo delle agro-energie, dalla prevenzione alla messa in sicurezza del territorio. Si punta poi alla tutela delle risorse naturali a garanzia della biodiversita’ con la collaborazione di agricoltori destinatari di misure fiscali agevolate, e all’introduzione di misure creditizie e fiscali in grado di incidere sul costo del lavoro per favorire l’assunzione di giovani e sostenere l’acquisto dei prodotti green. ”Contro la perdita di suolo l’unico antidoto e’ fare piu’ agricoltura, contrastando fenomeni di delocalizzazione e di impoverimento del Paese in termini economici, di identita’ ed occupazionali”, ha detto Stefano Masini, responsabile dell’area Ambiente e Territorio di Coldiretti. ”Per questo occorre promuovere filiere corte, tutelando la biodiversita’, preservando e diffondendo conoscenze, cultura e tradizioni locali, rafforzare la manutenzione del territorio, consapevoli delle caratteristiche e delle identita”’.

Adriano Esposito

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