Milano, 7 giu. (askanews) – Un cortometraggio per celebrare Mosnel. Lo ha firmato il giornalista e regista Massimo Zanichelli che ha raccontato per immagini la storica Cantina della Franciacorta, offrendo due versioni, una più lunga e un’altra più sintetica e personale, che saranno distribuite online a partire dal 10 giugno.
“Abbiamo fortemente voluto raccontare la nostra storia e la vita quotidiana in azienda, nell’alternarsi delle stagioni e delle lavorazioni che creano la magia del Franciacorta” hanno spiegato i fratelli Giulio e Lucia Barzanò, titolari della bella Cantina, parlando di “un mestiere che si ripete di anno in anno uguale ma in realtà sempre diverso, ed è proprio il passare del tempo che rende unici i nostri vini”.
Il 5 e 6 giugno le due varianti sul tema sono state proiettate in anteprima rispettivamente tra i filari del vigneto che dà il nome all’azienda di Camignone (Brescia) e al cinema Anteo di Milano. La narrazione non può che partire sempre da Emanuela Barzanò Barboglio, pioniera del territorio della Franciacorta e madre di Giulio e Lucia (che nella versione più lunga trovano lo spazio di raccontare in prima persona l’azienda), e arriva all’oggi descrivendo in chiave poetica e con un bel ritmo il lavoro in campagna e in cantina nel susseguirsi delle stagioni. Sfondo e nello stesso tempo protagonista è una natura onnipresente, scandita attraverso le immagini e i rumori del cielo, delle piante e degli insetti, alternate a quelle dei macchinari e degli uomini che li fanno funzionare, e alla nascita delle bollicine che, dopo aver riposato il giusto, si offriranno come ottimo Metodo Classico. Perché natura, tempo e lavoro (che è fatica) sono la campagna stessa, sono l’agricoltura e ancor di più la viticultura che si gioca tra vigna e cantina, tra “luce” e “buio”, e a cui lo scorrere degli anni regala profondità e nuovo senso.
“I contrasti giocano un ruolo essenziale nel vino come nel cinema” ha spiegato Zanichelli, aggiungendo che “esplorando l’intero ciclo di produzione, dalla campagna alla bottiglia, ho filmato il contrasto tra i più movimentati esterni (i lavori nei vigneti) e gli interni più raccolti e silenziosi (le attività parallele di vinificazione, nelle barricaie, nelle sale di degustazione), tra le riprese aeree e i campi lunghi dedicati al paesaggio e tutti i dettagli della natura indagati con ottiche macro che svelano, dagli insetti alle bollicine, un mondo invisibile all’occhio umano”.