MASCHERINE E DISCOTECHE, SI ALLENTANO LE RESTRIZIONI
Via le mascherine all’aperto. Il governo ha deciso e ormai attende solo il parere del Cts per togliere l’obbligo di proteggersi fuori casa, salvo in situazioni di assembramento. Le mascherine potrebbero essere abbandonate presto, già dal prossimo 28 giugno o dal primo luglio; al più tardi da lunedì 5 luglio. Intanto da oggi tutta Italia è zona bianca, salvo la Valle d’Aosta. Contagi e decessi sono in netto calo e la campagna vaccinale procede a ritmo sostenuto. E con una ritrovata normalità si torna a parlare della riapertura delle discoteche. “Sono il modo migliore per limitare gli assembramenti”, dice il governatore della regione Veneto Luca Zaia, spalleggiato dalla Lega. Mentre il ministro della Salute Roberto Speranza invita alla cautela: “Facciamoci guidare dalla scienza- dice- servono ancora prudenza e gradualità”.
LAVORO POVERO PER 10 MILIONI, L’ALLARME CGIL
Sono 10 milioni i lavoratori, del settore privato a rischio povertà. Si tratta di precari ma anche di dipendenti part time, discontinui e somministrati. E’ l’allarme sul lavoro povero lanciato da Nidil Cgil, la categoria che rappresenta i precari. Il segretario Andrea Borghesi spiega che incrociando i dati dei salari e delle tutele, circa 10 milioni di lavoratori vivono in “condizioni economiche o di tutele molto precarie”. Il sindacato chiede quindi al governo di “intervenire sulle tutele salariali e allargare gli ammortizzatori sociali”. Intanto una ricerca di Legacoop stima che a fine giugno nelle costruzioni e nelle grandi imprese dei servizi non si “dovrebbero presentare criticità, alla luce dell’andamento dell’attività in questi comparti”. Potranno invece emergere problemi occupazionali nei settori più colpiti dalla crisi come l’alberghiero, la ristorazione, il catering, ma anche il tessile e l’abbigliamento.
CARCERI, TORNA IL SOVRAFFOLLAMENTO
Il sovraffollamento nelle carceri, è ancora un problema. E’ quanto emerso dalla relazione annuale del Garante dei detenuti, Mauro Palma, presentata oggi alla Camera dei Deputati. Dopo il calo del 2020 la popolazione carceraria torna a salire. Nello specifico, negli istituti penitenziari sono recluse 53.661 persone a fronte di una capienza di 47.445. Un terzo degli attuali detenuti dovra’ restare in carcere non più di 3 anni e ben 1.212 sono coloro che sono stati condannati a una pena inferiore a un anno. Oltre 1.800 sono invece gli ergastolani di cui 1.259 sottoposti al regime ostativo. Secondo la ministra della giustizia Marta Cartabia, è necessario puntare sulle misure alternative, specialmente per quel che riguarda “le pene brevi e brevissime”.
DRAGHI: 7 MILIARDI PER L’UGUAGLIANZA DI GENERE
“Ogni giorno milioni di ragazze si trovano a non poter realizzare i propri sogni”. Il presidente del consiglio Mario Draghi intervenendo al Summit dedicato alle donne leader della politica, giudica “ingiusto, immorale e miope” la discriminazione sul lavoro nei confronti delle donne. L’Italia investira’ entro il 2026 almeno 7 miliardi di euro per la promozione dell’uguaglianza di genere, dice Draghi ricordando che ad agosto Roma ospitera’ una conferenza ministeriale sull’emancipazione femminile per la prima volta nella storia del G20. Intanto, alla vigilia dell’incontro con la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, dall’Europa arriva il via libera al piano di ripresa italiano. Confermato anche il 13% di pre-finanziamento al nostro Paese.
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L’articolo Tg Politico Parlamentare, edizione del 21 giugno 2021 proviene da Ragionieri e previdenza.
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