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Milleproroghe: domani fiducia al Senato.

Giorgio Napolitano

Arriva alla Camera il maxiemendamento che apporta delle modifiche al Milleproroghe. Il testo presentato dovrebbe essere quello definitivo perché il governo ha già annunciato che sul provvedimento sarà posta la fiducia, oggi alla Camera, domani al Senato. In caso contrario tutto il Milleproroghe decadrà.
Le ‘correzioni’ al decreto sono state poche: otto commi cancellati, due modificati. In sostanza si è tornati al testo precedente alle correzioni in Senato, così come chiesto da Napolitano.

Tra le misurecancellate c’è quella che riguarda le discusse liste provinciali per i precari della scuola, fortemente voluto dalla Lega. Restano in vigore le liste uniche nazionali, e salta l’obbligo per i docenti di iscriversi alla sola lista della provincia di residenza. Eliminata anche la richiesta di più assessori e consiglieri comunali per i comuni con più di un milione di abitanti. E ancora, in Campania si procederà con le demolizioni per gli abusi edilizi e in Sicilia non ci saranno proroghe delle concessioni edilizie nell’area dell’Etna.

Le modifiche erano state richieste dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Brutte notizie, quindi, per governo e maggioranza, ma soprattutto per Silvio Berlusconi: tra i provvedimenti ce n’era uno che interessava lui personalmente. Si tratta della ‘Giornata della memoria per le vittime del terremoto’ istituita il 6 aprile, giorno in cui è fissata la prima udienza del caso Ruby, che vede il capo del governo imputato per concussione e prostituzione minorile.