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Firenze: il punto sulla Commissione De Marchi

La Commissione De Marchi, istituita a seguito dell'alluvione di Firenze del 1966, evidenzio' i principali difetti del sistema idrogeologico, proponendo che la difesa idraulica dovesse essere inquadrata nell'ambito di bacini idrografici unitari unitamente alla difesa della qualita' delle acque e nel quadro di una pianificazione di bacino che costituisse la base delle attivita' di intervento amministrativo. La seconda Commissione ando' oltre, proponendo anche che i piani di bacino dovessero essere coordinati con gli strumenti generali di pianificazione territoriale.

La Commissione De Marchi, istituita a seguito dell’alluvione di Firenze del 1966, evidenzio’ i principali difetti del sistema idrogeologico, proponendo che la difesa idraulica dovesse essere inquadrata nell’ambito di bacini idrografici unitari unitamente alla difesa della qualita’ delle acque e nel quadro di una pianificazione di bacino che costituisse la base delle attivita’ di intervento amministrativo. La seconda Commissione ando’ oltre, proponendo anche che i piani di bacino dovessero essere coordinati con gli strumenti generali di pianificazione territoriale. Influirono sulla Commissione, oltre alle eccezionali qualita’ del suo Presidente, le risoluzioni che in materia di governo delle acque venivano maturando negli anni 60 in altri Paesi Europei, particolarmente in Francia e nel Regno Unito. In Francia, la legge del 1964 istituiva sei Agenzie di Bacino, in capo alle quali poneva il compito di pianificare e coordinare le varie azioni della Pubblica amministrazione, rafforzate da specifiche competenze in materia finanziaria e di controllo sugli usi delle acque, nonche’ dal compito di promuovere la partecipazione dei rappresentanti degli interessi e dei diritti al processo decisionale. Nel Regno Unito era iniziato fino dai primi anni ’60 un intenso dibattito che porto’ alla emanazione del Water Authorities Act del 1973, che prevedeva la suddivisione del territorio nazionale in 10 bacini idrografici governati da 10 autorita’ indipendenti, in capo alle quali veniva posto il governo integrato delle risorse idriche, supportato da autonomia economica derivante da introiti sui servizi prestati. La relazione De Marchi, frutto della Commissione interministeriale per lo studio e la sistemazione idraulica e della difesa del suolo, oggi ha oltre 40 anni ed e’ stata recuperata dal Poligrafico dello Stato per farne copie anastatiche digitali.

Adriano Esposito

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