Ministro Agricoltura: “Bere con moderazione fa anche bene”
Milano, 13 gen. (askanews) – “Le bugie nuocciono gravemente alla salute. Noi sosterremo in ogni modo non solo azioni di difesa contro questo tipo di aggressioni, contro queste etichettature fasulle ma faremo anche azioni promozionali ad ogni livello per spiegare quali sono i benefici della dieta mediterranea”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sul via libera dell’Europa all’Irlanda per gli “health warning” sulle etichette degli alcolici.
Parlando a margine di un un incontro sul cibo sintetico organizzato dalla Coldiretti a Lonato del Garda (Brescia), il ministro ha aggiunto “è alquanto anomalo che si sia autorizzato contro il parere, il voto, del Parlamento europeo, un fatto dal quale traspaiono tante cose”. “Dire che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare un’evidenza: bere con moderazione fa anche bene, è un dato che penso ogni medico e scienziato potrà affermare con serenità, ogni eccesso, al contrario, fa male” ha spiegato, sottolineando che “stigmatizzare il vino, la qualità di questo prodotto, serve ad altro, serve probabilmente ad indirizzare il consumatore (perché per loro le persone sono solo questo) verso altri prodotti, magari iper processati come le bevande ad alta presenza di zuccheri come in altre nazioni, gestite nella loro produzioni da grandi multinazionali”.
“Oppure, e questo è l’altro dubbio che ci viene proprio su nazioni che producono distillati ad alta gradazione che sono ben più pericolosi per la salute, a convincere che un vino a 13-14 gradi sia uguale ai distillati a 60-70 gradi alcolici” ha proseguito, aggiungendo “e quindi difendere il loro modello di consumo e di produzione dall’espansione degli acquisti di buon vino europeo, di cui l’Italia non è solo tra i leader ma la nazione che potrà esportare più vino nel mondo, perché abbiamo regioni che hanno grandi margini di crescita nell’export”.
Lollobrigida ha anche spiegato di aver firmato, ieri insieme con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, una lettera nella quale si contesta la decisione e si annunciano “azioni legali” contro questa decisione.
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