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Una task-force contro il rumore dei macchinari

Secondo il decreto legislativo 4 settembre 2002, n.262, che attua la direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto, l'attivita' di controllo in materia e' svolta dal ministero dell'Ambiente e dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), mediante la definizione dei criteri sulla base dei quali la stessa Agenzia ha il compito di eseguire gli accertamenti di carattere tecnico per la vigilanza sul mercato di un'ampia gamma di macchinari, dalle piattaforme aeree di accesso con motori a combustione interna, ai decespugliatori; dai montacarichi per materiali del cantiere a varie tipologie di seghe; dai motocompressori alle betoniere.

Secondo il decreto legislativo 4 settembre 2002, n.262, che attua la direttiva 2000/14/CE concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto, l’attivita’ di controllo in materia e’ svolta dal ministero dell’Ambiente e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), mediante la definizione dei criteri sulla base dei quali la stessa Agenzia ha il compito di eseguire gli accertamenti di carattere tecnico per la vigilanza sul mercato di un’ampia gamma di macchinari, dalle piattaforme aeree di accesso con motori a combustione interna, ai decespugliatori; dai montacarichi per materiali del cantiere a varie tipologie di seghe; dai motocompressori alle betoniere. Si tratta delle tipologie indicate in allegato al decreto di recepimento della direttiva europea e quindi, per esempio gli argani per cantiere; pompe; trasportatori a nastro; impianti frigoriferi montati su veicoli; centraline idrauliche; tagliasfalto; compattatori di rifiuti, tipo a pala caricatrice con benna; tosaerba; soffiatori e aspiratori di fogliame. Spetta ora al ministero dell’Ambiente designare il responsabile del controllo sul mercato incaricato di predisporre entro il 31 marzo un report su base annuale con i risultati dell’attivita’ svolta e di definire gli obiettivi strategici per l’annualita’ successiva. La task-force competente delle attivita’ di controllo e’ composta da ispettori ambientali, individuati da Ispra su richiesta del responsabile del controllo sul mercato, che raccoglieranno gli elementi per il parere di conformita’ accertando che le macchine siano dotate nelle necessarie certificazioni e delle documentazioni tecniche che devono essere conservate per almeno dieci anni. Dovranno inoltre verificare che su ogni macchina sia apposta una marcatura che contenga gli elementi di conformita’ e l’indicazione del livello di potenza sonora.

Adriano Esposito

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