Si è svolto oggi presso la Prefettura di Napoli un incontro per discutere del tema della produzione e conseguentemente della vendita abusiva del pane nel territorio, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni dei panificatori, delle Forze dell’Ordine, della ASL e della Polizia Municipale nonché di alcuni comuni a nord del capoluogo. A seguito della riunione, si è quindi deciso di rendere ancor più serrate e coordinate le attività di prevenzione e repressione del fenomeno dell’abusivismo sia presso i forni non autorizzati che presso le bancarelle che vendono pane di scarsa qualità, dannoso per la salute dei consumatori.
Le associazioni dal canto loro si sono dichiarate ancora una volta disponibili a garantire la massima collaborazione per contrastare un fenomeno dilagante che arreca danni economici all’intero settore, che opera invece nel rispetto delle leggi ed in una situazione ambientale ad alto rischio.
Assipan – Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Claai, Confartigianato, Cna ed Aplpn – Fippa hanno quindi sottoscritto un documento congiunto in cui sottolineano come “alcuni politici campani strumentalizzano il settore della panificazione alla ricerca di visibilità e rilasciando dichiarazioni che fanno emergere un’ignoranza palese rispetto alle vigenti normative in materia di igienicità, tracciabilità e rintracciabilità, lotta all’abusivismo del pane e, più genericamente, dei prodotti alimentari. La Campania ha una grande tradizione culturale legata alle numerose varietà di pane, si pensi a quello di Somma Vesuviana o a quello di Villaricca. Ma forni e commercianti non autorizzati introducono nel mercato prodotti di dubbia provenienza. Nel corso di oltre cinquant’anni d’impegno, le associazioni dei panificatori hanno portato all’attenzione delle autorità questo fenomeno e provveduto a denunciare con tanto di indirizzi e città i forni abusivi. La Prefettura di Napoli ha invitato i sindaci dell’intero territorio a derogare agli obblighi di chiusura domenicale senza ottenere alcun risultato. Eppure ad oggi il fenomeno non solo non è stato scalfito ma si è addirittura consolidato. Alle Forze dell’Ordine, alla Polizia Municipale ed a quella Provinciale le associazioni di categoria chiedono quindi uno sforzo ulteriore nei confronti dei forni abusivi e delle numerose auto, bancarelle e furgoni che tutti i giorni vendono pane anche a domicilio. E chiedono quindi anche al Consiglio regionale della Campania di approvare quanto prima il nuovo testo di legge in materia di panificazione”.Il presidente della Confcommercio di Napoli e provincia Pietro Russo, a sua volta, ha ricordato ancora una volta come lo statuto dell’associazione garantisca l’anonimato a quanti denuncino fenomeni di contraffazione e criminalità: “Invito tutti i panificatori a conoscenza di fenomeni di questo tipo – ha detto Russo – a recarsi presso i nostri uffici. Come sempre, la Confcommercio si costituirà parte civile contro chi arreca danno a quanti operano nel rispetto delle leggi e quindi all’economia stessa del territorio”.