Niente aumento del tetto al contante nell’agenda del governo Meloni. Dalla bozza del decreto Aiuti quater, sparisce la norma che avrebbe portato il limite da 2mila a 5mila euro, approvata in Consiglio dei ministri e annunciata dalla premier Meloni in conferenza stampa. La misura è rinviata perche’ non presenta i criteri di urgenza previsti dal decreto legge. Per Matteo Salvini, tuttavia, la misura è solo rimandata e verrà inserita in legge di bilancio. “Dal 1 gennaio 2023 il tetto per l’uso del contante salirà a 5mila euro”, afferma il leader della Lega.
Il Movimento 5 stelle consolida il sorpasso sul Partito democratico. Lo dicono i sondaggi. Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend, infatti, il partito di Giuseppe Conte guadagna quasi un punto in due settimane e raggiunge il 17,4%; mentre quello di Enrico Letta ne perde mezzo e scende al 16,8. Continua il buon momento di Fratelli d’Italia che sale oltre il 29%, mentre il Terzo Polo scende sotto l’8 e si assesta al 7,8%, gli stessi punti ottenuti alle elezioni del 25 settembre. Lega stabile all’8,4, mentre Forza Italia guadagna qualcosa e sale al 7%. Da notare che alcuni istituti di sondaggi danno il partito di Giorgia Meloni già oltre il 30%.
L’autonomia regionale agita i governatori. Dopo le accuse del presidente campano De Luca che chiede il ritiro della bozza Calderoli perche’ “condanna a morte il Sud”, la conferenza delle regioni fa il punto sulla riforma con il ministro degli affari regionali. I governatori del centrodestra difendono il progetto leghista. Per il presidente della Liguria Giovanni Toti le obiezioni di De Luca sono note e l’autonomia è una “gigantesca opportunità proprio per quei territori che potrebbero fare un sorpasso”. Luca Zaia osserva che “l’autonomia non toglie nulla a nessuno”. Per i governatori di centrosinistra Michele Emiliano e Stefano Bonaccini si può procedere ma chiedono alcuni paletti per evitare una babele dei diritti. Per Calderoli sbaglia il Sud ad avere paura.
Un’inchiesta della Procura di Latina accusa le coop Karibu e Consorzio Aid, gestite dalla suocera e dalla moglie di Aboubakar Soumahoro, sindacalista e parlamentare di Sinistra Italiana. Alcuni minorenni hanno denunciato di essere stati maltrattati, privati di acqua e luce, altri di non ricevere lo stipendio da due anni e di lavorare a nero. Soumahoro si difende a mezzo social. “E’ falso”, scrive a chiare lettere. E spiega di non c’entrare niente con tutto questo. “Non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine dell’arma dei carabinieri, di cui ho sempre avuto e avrò fiducia”, spiega. Soumahoro minaccia querele a chi proverà a infangarne la reputazione.
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