ROMA – Roma e Berlino vogliono “lavorare insieme per un sistema basato sui diritti umani. Abbiamo la stessa visione sul futuro del Medio Oriente: vogliamo raggiungere il cessate il fuoco, la soluzione due popoli due Stati, senza Hamas, convincendo Israele a fermare i bombardamenti”. Lo assicura il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso della conferenza stampa a Roma, al termine del bilaterale con l’omologo tedesco Johann Wadephul, nell’ambito della ministeriale Weimar Plus. Tajani continua: “Stiamo premendo anche per l’accesso agli aiuti umanitari. Come la Germania, siamo amici degli israeliani ma anche dei palestinesi e stiamo lavorando alla pace”. Il ministro conclude: “Anche il rilascio degli ostaggi è priorità”.
DAZI. TAJANI: “I COLLOQUI USA-UE NON STANNO ANDANDO MALE”
“Non stanno andando male i colloqui Usa-Ue, credo che dobbiamo investire di più e comprare di più negli Stati Uniti, per avere un mercato più equilibrato, favorendo le nostre imprese” affinché “siano più presenti sul mercato americano che rappresenta il 40% del nostro export”, dichiara il ministro.
Tajani evidenzia anche l’intenzione dell’Italia di aprirsi a “India, Giappone, Turchia, Messico, Argentina, Brasile, Indonesia, Vietnam, Filippine, ma anche Paesi africani e del Golfo”. Questi sono oggetto, secondo il ministro, di “iniziative per l’internazionalizzazione italiana”.
Quanto a Pechino, Tajani sottolinea: “Continuiamo a lavorare con la Cina e abbiamo un accordo di partenariato strategico, anche se siamo usciti dalla Via della seta”.
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