Finisce con due sconfitte la corsa della Spagna al Mondiale: la nazionale iberica, vincitrice di due Europei ed un Mondiale negli ultimi 6 anni, paga il peso degli anni, e mostra i limiti di una squadra stanca ormai bisognosa di rinnovamento.
Il Cile elimina così la Roja con un netto 2-0, soverchiando gli avversari con un gioco aggressivo e in contropiede, e si qualifica matematicamente per gli ottavi di finale; l’ultima partita del girone con l’altra prima classificata, l’Olanda, ormai è solo una formalità.
La Spagna lascia in panchina Piquè e Xavi e schiera Javi Martinez e Pedro, per favorire un gioco più offensivo: tuttavia il Cile non si lascia intimorire e colpisce i padroni di casa proprio nel loro momento migliore, con un goal di Vargas su assist di Sanchez al 20’. Basta un tempo alla formazione sudamericana per concludere la partita: al 43’ arriva anche il secondo goal su punizione di Sanchez, firmato da Aranguiz che ribadisce in rete il tiro respinto da Casillas.
Nel secondo tempo Del Bosque inserisce Koke, Cazorla e Torres e per 15 minuti la Spagna aumenta i giri, ma alla fine il risultato non cambia ed è sempre il Cile a rivelarsi la squadra più pericolosa. Finisce così il Mondiale della Roja.
«Non abbiamo scuse. La squadra ha corso. Ma ora andiamo a casa.» ha commentato il c.t. Vicente del Bosque al termine della gara. Ora la Spagna dovrà concentrarsi sui suoi nuovi talenti (che pure non mancano: Koke, Isco, Jesé Rodriguez, Morata, Thiago Alcantara) per ritrovare quello smalto che sembra ormai perduto.
Giuseppe Grasso