”La chiusura di molte attivita’, talune anche storiche di Napoli – dice il presidente di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo – dovuta solo in parte alla crisi economica in atto, ci preoccupa e ci lascia con un senso di sconfitta derivante proprio dallo sgretolamento del tessuto commerciale napoletano, di tutti quegli esercizi che hanno fatto la storia di questa citta”’.
”E’ qualcosa – dice Schiavo – che riguarda l’aspetto culturale e sociale di Napoli prima che quello puramente economico e contrattuale, i negozi storici sono parte integrante della nostra cultura cittadina. Serve una rigida normativa comunale che tuteli le attivita’ storiche – aggiunge Schiavo – sono ancora troppo elevati, soprattutto nelle grandi citta’, i prezzi degli affitti di locali considerati ad alto reddito, quando sappiamo bene che la crisi a causa della stretta sul potere d’acquisto,ha colpito in egual misura tutto il settore commerciale, su cui gravano canoni altissimi e imposte di ogni genere”.
Conclude Schiavo: ”Mi piace richiamare l’attenzione su un aspetto forse non abbastanza considerato: oggi molti negozi o botteghe artigiane si trovano ad assistere a cambi di destinazione d’uso o ad essere sostituite da altre attivita’, solo apparentemente piu’ redditizie, ma che inevitabilmente abbassano il profilo qualitativo commerciale, aprendo un vulnus nella stessa cultura commerciale di Napoli”.
Giovanni M. Lucianelli