mercoledì, 11 Dicembre , 24

Serata da incubo all’Emirates Stadium

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Brutta sconfitta quella che ha visto protagonisti i ragazzi di Benitez martedi sera all’Emirates Stadium di Londra. I cinquemila tifosi al seguito si sono dovuti accontentare dello spettacolo offerto dalla compagine di casa, perché si può dire che gli azzurri ufficialmente, non sono mai entrati in campo. Difficile trovare un migliore in campo e difficile individuare le cause di questa prima sconfitta stagionale. L’Arsenal è sembrata una squadra di un’altra categoria, mentalmente, tecnicamente e fisicamente. Il Napoli ha sbagliato l’approccio alla gara e in quindici minuti ha abbandonato le sue possibilità di giocarsi il match. Ramsey e Ozil stratosferici contro una difesa incredibilmente fragile e disorganizzata. Sul match ha sicuramente influito l’assenza di Higuain e la mancanza nella rosa azzurra di un degno sostituto. Benitez nel finale ha anche provato ad inserire Zapata, giocatore dalle buone doti fisiche, ma ancora non abituato al calcio europeo e non al top della condizione. Da una squadra costruita per far bene e per lottare su più fronti era lecito aspettarsi qualcosa in più, quanto meno un tentativo diverso di impostare la gara e di difendere. Contro una squadra che da ben diciotto anni gioca la Champions League ci vuole grande concentrazione e maggiore esperienza. Ora la priorità per il Napoli deve essere dimenticare in fretta la gara di Londra, fare tesoro degli errori e ripartire facendo risultato domenica contro il Livorno. Proprio contro i toscani gli uomini di Benitez avranno l’occasione di rispondere alle critiche piovute sulla squadra in questi giorni. Ancora una volta non ci sarà Higuain e questa probabilmente sarà l’occasione per rivedere in campo Duvan Zapata al centro dell’attacco e Mertens sui lati. Dovrebbe tornare dal primo minuto Cannavaro affiancato da Britos in difesa e a centrocampo potrebbe esserci spazio per Dzemaili al posto di Inler. Gli uomini di Nicola neopromossi, invece, stanno stupendo per la loro organizzazione di gioco e per i discreti risultati ottenuti. Da tenere d’occhio sicuramente l’attaccante Paulinho di cui si dice un gran bene e l’ex Siena Emeghara, molto bravo ad inserirsi negli spazi.

Fabio Ferraro

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