Dalla prossima settimana arriva il gelo su tutta l’Italia
10 Dicembre 2022
Arriva il “Natale alla Balduina”, ecco gli eventi previsti fino al 18 Dicembre
10 Dicembre 2022

Sassuolo, insulti razzisti a donna con il velo dopo la vittoria del Marocco

MODENA – Non solo a Verona, ma anche a Sassuolo, nel modenese, si registra “un grave episodio di razzismo dopo la vittoria della Nazionale di calcio marocchina” contro la Spagna durante il Mondiale. A denunciarlo sono i Giovani democratici del Distretto ceramico, che colgono l’occasione per “esprimere solidarietà e vicinanza a tutta la comunità marocchina sassolese”.

UN RAGAZZO LE HA ANCHE DETTO: “SIGNORA, IO SONO FASCISTA”

I responsabili dell’episodio sarebbero alcuni ragazzi sui 20 anni che si trovavano all’esterno di un locale, ai quali una donna che indossava il velo e che aveva con sé le due figlie piccole ha chiesto se il locale fosse aperto e se servisse da mangiare, sentendosi rispondere- scrivono i giovani dem sassolesi- con frasi come: “Qui per noi è aperto, per voi no. A voi non danno da mangiare” e infine un netto “Signora, io sono fascista”. Purtroppo, allargano le braccia gli esponenti del Partito democratico, “non sono pervenuti messaggi di solidarietà da parte dall’assessora con le deleghe ai Giovani e allo Sport, mentre il sindaco ha liquidato frasi così gravi con un invito sui social a ‘non insultarsi a vicenda’, come se la colpa fosse equamente ripartita”. E dal momento che “Sassuolo non è nuova a questi episodi e scene di violenza tra giovani nel centro cittadino”, per i Giovani democratici questo “è la riprova della mancanza, da anni, di programmi efficaci costruiti dall’amministrazione. Per fortuna- concludono- il Terzo settore sassolese riesce in questo intento di dialogo con realtà giovanili e multiculturali, ma purtroppo non basta, serve investire di più a livello organizzativo da parte della Giunta, ma soprattutto da un punto di vista politico”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it continua a leggere sul sito di riferimento