domenica, 16 Febbraio , 25

Sanità, allarme dalla Cisl Campania

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«La Cisl Campania ritiene inaccettabile l’ulteriore penalizzazione nel riparto dei fondi nazionali della sanità per la Campania e per l’intero Mezzogiorno – ha affermato Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania. – Oltre ai criteri anagrafici, ce ne sono altri, da tempo condivisi, da prendere immediatamente in considerazione». Secondo quanto emerge oggi dalla stampa (Il Mattino), infatti, degli oltre 100 miliardi complessivi per il 2011, alla Campania sarebbero destinati circa 1.600 euro pro capite, contro i 1.800 euro, per esempio, della Liguria.
«La Cisl ha chiesto più volte con forza di andare in questa direzione, ma in grande solitudine – ha aggiunto Lucci. – La cosa grave è che i giochi, gli interessi mediocri in capo all’opposizione e ad una parte della maggioranza locale hanno privato le famiglie, i lavoratori ed i pensionati di un diritto alla salute che viene compromesso dall’assenza di unità di quanti, a destra come a sinistra, continuano a governarci».
«È necessaria un’azione bipartisan incisiva da parte di chi ha ruoli istituzionali e della politica regionale e nazionale, che vada oltre la mera denuncia di facciata, tesa ad assicurare alla Campania livelli di assistenza adeguati – ha concluso Lucci. – È vergognoso che, per egoismi politici, a rimetterci sia ancora una volta la collettività, la gente che ha più bisogno. Questa indecente conflittualità che continua a distinguere la politica locale non consente di portare a casa un risultato che avrebbe un effetto immediato: più risorse alla Campania e servizi sanitari di qualità. Se la politica in Campania esiste, batta un colpo».

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