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Reggia di Caserta, FareAmbiente chiede l’istituzione di un comitato di salvaguardia

"E' inaccettabile che un bene di così tanto valore artistico, culturale e storico, quale è la Reggia di Caserta, sia lasciato alla mercè di chiunque voglia dare sfogo alla propria indole vandalica, e di certo non serve chiamare in causa l'Esercito o uno specifico corpo di guardia, per la sua difesa. Inoltre, l'inadeguatezza delle preposte istituzioni sia esse tecniche che politiche non fa altro che peggiorare la già delicata situazione" - Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente, non usa mezzi termini. 
"La Reggia di Caserta va valorizzata dinamicamente al più presto - continua Pepe - Quanto dichiarato dalla massima istituzione politica della città, sinceramente ci lascia sbigottiti, sembra quasi voler trovare una giustificazione alle proprie palesi lacune gestionali, non è così che si risolve il problema, anzi con questa visione statica non si andrà a valorizzare il monumento e non si potrà creare quell'indotto e sviluppo socio-econoimico che dovrebbe essere connesso alla tutela ed alla gestione dell'intera area".

“E’ inaccettabile che un bene di così tanto valore artistico, culturale e storico, quale è la Reggia di Caserta, sia lasciato alla mercè di chiunque voglia dare sfogo alla propria indole vandalica, e di certo non serve chiamare in causa l’Esercito o uno specifico corpo di guardia, per la sua difesa. Inoltre, l’inadeguatezza delle preposte istituzioni sia esse tecniche che politiche non fa altro che peggiorare la già delicata situazione” – Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente, non usa mezzi termini. 
“La Reggia di Caserta va valorizzata dinamicamente al più presto – continua Pepe – Quanto dichiarato dalla massima istituzione politica della città, sinceramente ci lascia sbigottiti, sembra quasi voler trovare una giustificazione alle proprie palesi lacune gestionali, non è così che si risolve il problema, anzi con questa visione statica non si andrà a valorizzare il monumento e non si potrà creare quell’indotto e sviluppo socio-econoimico che dovrebbe essere connesso alla tutela ed alla gestione dell’intera area”.

Anche l’avvocato Francesco della Corte, coordinatore regionale per la Campania dello stesso movimento ecologista europeo, interviene in merito: “Già due anni orsono FareAmbiente aveva denunciato il degrado in cui versava l’intera area del Palazzo reale, ma essendosi insediato da poco il nuovo Consiglio comunale, si ritenne opportuno di voler dare del tempo affinchè la questione fosse affrontata e gestita diversamente. Ma, con il passare del tempo la situazione è tangibilmente peggiorata: non solo vi è una limitazione della fruibilità del sito da parte dei turisti, basti pensare alla chiusura nel giorno di Pasquetta, ma addirittura si è arrivati agli atti vandalici eai furti all’interno della Reggia”.
FareAmbiente rilancia l’idea dell’immediata istituzione di un comitato pro Reggia di Caserta, composto da rappresentanti delle associazioni e dei cittadini, preposto alla salvaguardia ed alla supervisone della gestione dell’intera area, in modo che in tutto il mondo si torni a parlare con molto interesse della più importante opera architettonica del Vanvitelli che dal 1997 è stata riconosciuta dall’UNESCO, patrimonio universale dell’umanità.
Infine FareAmbiente chiede alla sovrintendente per i Beni artistici e culturali ed al sindaco di Caserta, di invertire la rotta intrapresa nei confronti della Reggia, in modo che essa torni ad essere uno dei potenziali attrattori del turismo nazionale ed internazionale del nostro Paese, in quanto costruire un’offerta di turismo sostenibile è una valida opportunità per orientare il riposizionamento socio-economico di Caserta, mettendo in evidenza quelle peculiarità locali in cui ambiente e cultura presentano caratteri di estremo interesse.

Giovanni M. Lucianelli

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