ROMA -“Il punto di non ritorno è stato venerdì mattina, quando il centrodestra ha deciso di mettere in votazione Casellati. Per tutto il tempo il centrodestra non ha riconosciuto che nessuna delle due coalizioni aveva la maggioranza, poi l’Aula lo ha certificato e da lì abbiamo accelerato”. Così il segretario PD Enrico Letta a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3, ricostruisce il momento della svolta che ha sbloccato le votazioni per il presidente della Repubblica, portando alla rielezione di Mattarella.
“Sul tavolo avevamo vari nomi super partes, oltre Mattarella che ha preso piede. C’erano anche Amato, Casini, Cartabia, Severino, Belloni. Su questi nomi ognuno di noi poteva capire, all’interno dei suoi gruppi parlamentari, se c’era la possibilità di trovare un’intesa su questi nomi”, ha spiegato sottolineando riguardo a Belloni che “Non ho obiezioni, non esiste una norma che impedisce” al capo dei servizi segreti di diventare presidente della Repubblica. Sempre su Belloni il leader Dem considera “che non ci sia stato accordo preventivo su Lega-M5s, è stato solo un cortocircuito mediatico . L’azione è nata e morta nel giro di 10 minuti, è stata bruciata subito”.
LETTA: “GOVERNO NE ESCE PIÙ FORTE, BENE SE GIÀ CDM DOMANI”
“Nel 2015 fu eletto Mattarella quando avevamo il 45% dei grandi elettori, oggi il 15%. Quindi era una condizione molto diversa e questo è stato per noi il miglior risultato possibile”., ha spiegato il leader Dem. “Il governo esce più forte, decisamente. Con un altro presidente ci sarebbero stati i primi mesi di rodaggio e il governo sarebbe stato più in difficoltà”, ha dichiarato Letta. “Si parla di un Cdm domani, vuol dire che Draghi vuole muoversi rapidamente e mi pare un fatto positivo”, aggiunge.
LETTA: “ORA PRIORITÀ È CAMBIARE LEGGE ELETTORALE E REGOLAMENTI”
“Dobbiamo cambiare molte cose: regolamenti e legge elettorale”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Radio Popolare. Guardando ai prossimi mesi Letta ha indicato nella modifica della legge elettorale una delle priorità. Poi anche autocritica rispetto a come la politica ha affrontato questa elezione. “Non è solo una questione di regolamenti, è anche questione di capacità della politica” ha detto Letta. “Da lunedì ci pensiamo”.
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