Successo lusinghiero a Sorrento per “I custodi della rivelazione” di Gene R. Seesign (pseudonimo di Gennaro Castaldo). Il qualificato pubblico del salotto letterario itinerante, gestito con passione e competenza da Carlo Alfaro, ha partecipato con vivo interesse alla presentazione del lavoro di Seesign che si tè svolta al Cafè Latino, acvogliente giardino nel cuore di Sorrento, tra gazebi, divani e poltroncine in midollino immersi nel verde, metà abituale degli intellettuali della Costiera. Edito da Eracle, “I custodi della rivelazione” che tra l’altro partecipa anche al Premio Napoli Time, si presenta come un libro dalle tante sfaccettature: thriller, romanzo storico, mistery, fantasy e, allo stesso tempo, un atto di amore e di studio per Napoli e ancora un inno alla musica dei Genesis.
I Templari e la Chiesa, forze contrapposte, si affrontano ai tempi nostri per risolvere un conflitto che dura da millenni. In particolare, il mistero riguarda una millenaria reliquia, oggetto della contesa nei secoli e portatrice di una verità sconvolgente. Un gruppo di cavalieri è intenzionato a ritrovarla per proteggerla, mentre la Chiesa cerca di distruggerla. Set dello strabiliante epilogo della vicenda, è la città di Napoli, designata per la risoluzione definitiva dell’atavica lotta che dal Medioevo approda ai giorni odierni. Vanno ricordati: il magico violino di Roberto Albin, l’intensa recitazione di Nino Lauro e Gigi Maresca, la critica di Giuseppe De Chiara, il cortometraggio di Progetto Editoria ispirato al testo a cura di Monica Balsamo e Massimo Pacilio, i commenti vergati dal pubblico – e ricordiamo in particolare quello di Lorenzo Giampaglia, premiato per la sua acutezza. Infine, ma non ultima, la verve del mattatore, Carlo Alfaro, che hanno reso coinvolgente l’evento.
Annamaria Lo Conte