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Pompei: concluso restauro della Casa del Criptoportico

NewsPompei: concluso restauro della Casa del Criptoportico

Primo traguardo per il ‘Grande progetto Pompei’, l’intervento da 105 milioni di euro per la riqualificazione dell’area archeologica. Venerdi’ prossimo termineranno infatti i lavori della Casa del Criptoportico. L’intervento si conclude 380 giorni dopo l’inaugurazione del 6 febbraio dell’anno scorso alla quale parteciparono il commissario Ue, Johannes Hahn, i tre ministri allora in carica,
Barca, Ornaghi e Cancellieri e il presidente della Regione, Caldoro. Circa 340 mila euro il costo dell’intervento deciso, insieme con gli altri previsti dal ‘Grande progetto Pompei’ che ha messo assieme gli sforzi di Unione europea, autorita’ nazionali e regionali per dire basta al degrado dell’area e dopo le polemiche per i crolli verificatisi in alcune domus, a cominciare da quello clamoroso della Casa dei Gladiatori. Questa prima fase di lavoro e’ stata propedeutica alla seconda tranche di interventi che riguardera’ il restauro degli apparati decorativi (stucchi, pitture parietali e pavimenti a mosaico), di cui a breve partira’ il bando di gara. L’intervento appena conclusosi ha visto il consolidamento e il restauro delle strutture antiche, con la realizzazione di una passerella in legno che consentira’ la visione dall’alto degli ambienti termali ipogei e delle rispettive superfici decorate. Il tepidarium e’ stato liberato dei detriti che vi erano stati accumulati dall’ultimo abitante pompeiano della domus, portando cosi’ in luce numerosi e interessanti frammenti di intonaci dipinti e di stucchi a rilievo, che in gran parte decoravano le pareti dello stesso ambiente. La denominazione moderna della casa deriva dalla presenza, lungo tre lati del giardino quadrangolare che si apriva a sud, di un criptoportico fenestrato, ovvero un portico sotterraneo, sul quale si affacciavano una stanza di soggiorno e quattro ambienti termali. Il criptoportico presentava lungo le pareti un ciclo pittorico ispirato agli episodi dell’Iliade, che costituisce uno dei piu’ pregevoli esempi di pittura pompeiana di eta’ augustea. Altre raffigurazioni dipinte, raffinate e scenografiche, decoravano anche le pareti dei quattro ambienti termali. L’edificio subi’ gravi danni dal bombardamento che colpi’ l’antica Pompei nel settembre 1943. “I lavori conclusisi nei tempi previsti, nonostante il ribasso del prezzo su base d’asta, sono stati realizzati nel pieno rispetto degli standard di qualita’ – dichiara il Soprintendente di Pompei, Luigi Malnati – come accertato nelle verifiche del direttore dei lavori, utilizzando i materiali progettuali previsti dalla gara e consentendo cosi’ un notevole risparmio di denaro per l’amministrazione. Intanto, proseguono con regolarita’ anche i lavori presso gli altri cantieri del Grande Progetto Pompei; di prossima chiusura i lavori di restauro alla Casa delle Pareti rosse”. Ma sulla questione del ribasso del prezzo su base d’asta insiste il presidente dell’Osservatorio patrimonio culturale, Antonio Irlando. “Sull’appalto della Casa del Criptoportico, unitamente a quello sulla Casa dei Dioscuri e della Casa di Sirico, era stata aperta un’indagine della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, affidata alla Guardia di Finanza, poiche’ i tre lavori di restauro sono stati aggiudicati tutti con ribassi superiori al 50% e con il record verificatosi proprio con la Casa del Criptoportico, i cui lavori sono stati assegnati con un importo decurtato del 56,7%, rispetto alla cifra iniziale di progetto. Un’inchiesta dalla quale attendiamo ora verita’”.

Giovanni M. Lucianelli

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