Nuove occasioni di finanziamento per le start up e le piccole e medie imprese. L’Unione Europea, infatti, ha previsto un budget di circa 100 milioni allo scopo di promuovere l’innovazione, lo sviluppo di servizi digitali e le applicazioni software. L’iniziativa rientra nello sviluppo della Future Internet Public-Private-Partnership. “L’obiettivo dell’Unione Europea – spiega Andrea Vetromile, direttore di Vetromile & Partner – è di valorizzare quelle imprese in grado di portare innovazione tramite lo sviluppo di applicazioni e servizi digitali, in particolare relativi a trasporti, salute, smart manufacturing, energia e media”.
L’obiettivo è colmare il divario con le nazioni concorrenti. “L’Italia – sottolinea Vetromile – è in ritardo sia per quanto concerne la forza lavoro, dove siamo al 3% contro il 6% delle nazioni più competitive in questo ambito, sia in termini di alfabetizzazione informatica media, dove siamo fermi al di sotto del 20%, quando la media dell’Unione Europea si attesta attorno al 25%”.
I fondi dell’Unione Europea saranno distribuiti sul territorio nazionale a circa mille imprese attraverso l’ausilio di venti consorzi che comprenderanno acceleratori di impresa, piattaforme di crowdfunding, società di capitale di rischi, organismi di finanziamento regionali, associazioni di piccole e medie imprese. I consorzi vincitori saranno selezionati in base alle modalità con cui intendono massimizzare l’impatto economico dei fondi nell’ecosistema Internet.
“I servizi e le applicazioni si baseranno sulle tecnologie sviluppate nell’ambito del programma di partenariato pubblico-privato, avviato nel 2011 per aiutare le imprese e i governi a trarre il massimo vantaggio dalla rivoluzione informatica. L’obiettivo è quello di rendere più efficienti i processi aziendali attraverso una maggiore integrazione con la rete”.
Inoltre, l’Ue interviene a sostegno dei finanziamenti alle pmi per facilitarne l’avvio o lo sviluppo della loro attività tramite il programma quadro per la competitività e l’innovazione, i cui fondi sono utilizzati per garantire prestiti alle piccole e medie imprese. Queste somme sono erogate da una serie di intermediari finanziari attivi nel settore del credito a queste tipologie di imprese.
Per poter beneficiare del programma, conclude Vetromile, una pmi “deve avere meno di 250 dipendenti, un fatturato inferiore a 50 milioni di euro e/o un totale dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro, e rientrare nei parametri UE per che definiscono cosa sono le piccole e medie imprese”.