”I 19 equini provenienti dal centro ippico di Ferrara non andranno al macello”. Lo assicura l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, replicando all’Enpa che ne denunciava la ‘condanna a morte’ e ai Verdi che puntavano il dito contro la classificazione Dpa, ovvero destinati al consumo umano. L’assessore precisa che il bando predisposto alla chiusura del centro ippico di Ferrara punta a collocare sia i cavalli che i due esemplari di asimo romagnolo, in allevamenti attivi, dove continueranno a svolgere la loro funzione di stalloni riproduttori. La classificazione Dpa (Destinato alla produzione di alimenti), spiega inoltre, e’ una sigla convenzionale che ”testimonia al potenziale acquirente che l’animale non ha subito un trattamento farmacologico, come succede per quelli sportivi, ed e’ in buono stato di salute”. Il bando, ribadisce, ammette all’asta solo gli allevatori professionali ed esclude espressamente altri imprenditori eventualmente interessati all’acquisto. Anche l’importo a base d’asta per i singoli animali e’ superiore al valore di mercato del cavallo da carne destinato alla macellazione: ”Non ci sarebbe dunque – sottolinea – nemmeno una convenienza economica ad acquistarli per quel fine”.
Floriana Stile