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Napoli, trappole e sabbie mobili

La partita che il Napoli, reduce dal trionfo con il Chelsea, giocherà domenica sera con l’Inter, paradossalmente si  presenta di enormi difficoltà e di difficile interpretazione proprio in considerazione della lunga serie di sconfitte dalle quali proviene il “FU” squadrone Milanese.

La partita che il Napoli, reduce dal trionfo con il Chelsea, giocherà domenica sera con l’Inter, paradossalmente si  presenta di enormi difficoltà e di difficile interpretazione proprio in considerazione della lunga serie di sconfitte dalle quali proviene il “FU” squadrone Milanese.
Solitamente, da tantissimi anni, accadeva che giocando questo incontro il Napoli non aveva niente da perdere, qualsiasi risultato veniva accettato serenamente, una vittoria considerata un’impresa. Viceversa domenica gli azzurri si giocano le ritrovate chance di lottare per una posizione Champions, la loro credibilità in campo nazionale e internazionale ed il pericolo che un risultato negativo, ottenuto contro una squadra allo sbando, possa minare un morale al momento altissimo per gli autentici trionfi ottenuti ultimamente. Inoltre, per la legge dei grandi numeri questa Inter dovrà pure smetterla di perdere e vincere qualche partita e spesso è accaduto (vedi la Roma) che per generosità il Napoli si è impietosito rilanciando le ambizioni di squadre considerate alla frutta.
Ma bando alle paure, pensiamo in positivo, auguriamoci che il ns. grande Mazzarri abbia sicuramente considerato questi miei legittimi timori e che la squadra, caricata a mille, scenda in campo come se dovesse affrontare il Barcellona; se così fosse gli ex signori della ns. seria A dovrebbero rimandare il ritorno al successo ed il povero Ranieri dovrebbe rassegnarsi (se il Napoli gioca da Napoli non c’è nè per nessuno), Lui in effetti non è GESU’, non può essere in grado di dire a ciascun giocatore, come con Lazzaro… ora alzati e cammina!!!

Giuseppe Montagna

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