Meneghin promuove la Napoli di Calise

Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Dino Meneghin è intervenuto sulle frequenze di radio Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni:

Devo fare i complimenti ai vertici del Napoli Basketball per l’organizzazione, per l’entusiasmo e per la voglia di fare che hanno dimostrato nell’approntare questo progetto. Stanno diventando una grande presenza a Napoli senza dimenticarsi di curare il settore giovanile e cercando di costruire con un progetto attento ad ogni tipo di spesa. Ricostruire la pallacanestro a Napoli sta a cuore a tutti. Poi volevo fare gli auguri e l’in bocca al lupo a Maurizio Bartocci coach di grande esperienza per questa nuova avventura al Napoli Basketball. Conosco Maurizio da tempo, è preparato, ha voglia di fare e sono convinto che farà un buonissimo lavoro. Il movimento italiano non è morto, mancano forse i risultati a livello internazionale a livello di nazionale e di club, ma il nostro basket pur tra mille difficoltà economiche dovute alla mancanza di sponsor ha però una grande attività di base. Il fatto che Armani abbia riportato indietro Danilo Gallinari, approfittando del lokout Nba, è un grande segno di attenzione e di voglia di riportare il grande spettacolo da noi. La speranza che Kobe Bryant possa giocare a Bologna sarebbe davvero un colpo mediatico incredibile. A questo punto la mia speranza è che questo lokout duri per tutta la stagione così potremmo avere questi due campioni nel nostro campionato per tutto l’anno sportivo confidando anche nel fatto che sia Bargnani che Belinelli possano trovare una sistemazione presto nel nostro campionato.

La querelle tra Federazione e Lega ed una serie A a 17 squadre? Mi ha fatto arrabbiare moltissimo. Tutto il discorso del premio di risultato, la cosidetta wild card, nasce da un accordo tra Lega e Legadue. La Federazione ha solo appoggiato la decisione della Lega ed anche il penultimo Consiglio Federale  aveva dato ragione ai club. Adesso che vogliono portare in tribunale la Fip e fargli causa per una questione puramente burocratica mi sembra la cosa più assurda. Sembra solo una forzatura per arrivare alla prossima discussione sulla convenzione con una spada di damocle sulla testa. Ho già ribadito che finquando la Lega proseguirà con questa strategia non mi siederò più al tavolo delle trattative e la cosa è morta lì. Finquando non la ritirano io non parlo più con la Lega.