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Iva, le novità dopo l’aumento

Oggi l’Iva, imposta sul valore aggiunto, aumenta dopo due anni, passando dal 21 al 22%. Cosa cambia per i consumatori? Innanzitutto, ovviamente, crescerà il costo della vita, con aumenti previsti per le famiglie da 207 a 349 euro all’anno, secondo le associazioni dei consumatori; tutto ciò non potrà che ulteriormente deprimere i consumi, già segnati dal difficile momento economico, e si calcola che scenderanno dello 0,3%.

Oggi l’Iva, imposta sul valore aggiunto, aumenta dopo due anni, passando dal 21 al 22%. Cosa cambia per i consumatori? Innanzitutto, ovviamente, crescerà il costo della vita, con aumenti previsti per le famiglie da 207 a 349 euro all’anno, secondo le associazioni dei consumatori; tutto ciò non potrà che ulteriormente deprimere i consumi, già segnati dal difficile momento economico, e si calcola che scenderanno dello 0,3%. L’aumento dei prezzi previsto sarà, tra ottobre e novembre, dello 0,4%. Tuttavia questo aumento non sarà applicato a tutti i prodotti, poiché ne saranno esclusi quelli con aliquota ridotta al 10% e super ridotta al 4%, come molti alimenti di prima necessita (pane, burro, verdure); ma l’aumento riguarderà anche la benzina, quindi gli alimenti potrebbero comunque subire un rincaro a causa della crescita del prezzo dei carburanti. Tra gli alimenti sicuramente destinati ad aumentare ci sono già vino, birra, succhi di frutta e alimenti pregiati (tartufi). Nelle altre categorie elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e i piccoli modelli), elettronica (tv, radio, computer, hi-fi), automobili (nonché accessori, ricambi, manutenzione e riparazione), abbigliamento (calzature, pelletteria, biancheria), mobili, giocattoli, detersivi, prodotti di cancelleria, gioielli e bigiotteria. Tra i servizi aumenteranno estetista, barbiere, parrucchiere, lavanderia e tintoria. Secondo l’associazione l’aumento colpirà maggiormente le famiglie numerose e più povere. Per i single l’aumento potrà arrivare fino a 99 euro, e per un lavoratore dipendente con moglie e figli a carico fino a 120 euro. Si allargherà anche il divario con gli altri principali paesi europei: 2,4 punti in più rispetto alla Francia e addirittura 3 punti percentuali in più rispetto alla Germania.

Giuseppe Grasso

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