Vico Equense. Unanimità del Consiglio Comunale di Vico Equense, oltre alla condivisione e al sostegno fattivo della Commissione Pari Opportunità, per l’interessante proposta del ‘Protocollo Rosa’ presentata dalla consigliera comunale di maggioranza Mariateresa Eusebio che segna una data importante per la Sanità in Costiera. Imminente l’allestimento nel Pronto Soccorso di Vico Equense la “Stanza rosa” dove le vittime di violenza saranno assistite da un equipe di esperti garantendo loro la più assoluta privacy.
“L’approvazione del ‘Protocollo d’Intesa’ tra Forze dell’Ordine, ASL e il Comune di Vico Equense, che con il loro coordinamento garantiranno assistenza alle vittime di violenza, rappresenta il raggiungimento di un traguardo importantissimo. Mi faccio portavoce per la più immediata attivazione della ‘Stanza rosa’ e anche per la creazione di uno ‘Sportello rosa’ sull’esempio dell’ospedale San Paolo di Napoli, in modo da creare anche a Vico Equense una Sanità moderna ed efficiente alla quale hanno diritto gli abitanti del territorio” – dichiara la consigliera regionale Flora Beneduce.
“L’idea è quella di attivare interventi interistituzionali condivisi, in grado di assicurare un corretto e tempestivo intervento in caso di violenza fisica e psicologica – spiega la consigliera comunale Mariateresa Eusebio – Con l’istituzione del codice rosa presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale De Luca e Rossano di Vico si vuole fornire assistenza e sostegno qualificato alle vittime per le quali si sospetta una qualche forma di violenza. Si vuole istituire un Percorso Rosa, un percorso assistenziale protetto che garantisca privacy, incolumità per la vittima e massima celerità nei confronti degli autori del reato.”
“Nonostante l’immagine di oasi tranquilla, anche in Penisola Sorrentina non mancano gli episodi di violenza sulle donne – continua la consigliera Eusebio – Nonostante le leggi attuali tutelino le vittime di violenza, gli atti di violenza subita sono di gran lunga più numerosi di quelli denunciati. Dimostrare la responsabilità penale di colui che compie gli abusi, è spesso infatti, molto più difficile di quanto si possa immaginare, soprattutto quando le lesioni sono prevalentemente o esclusivamente psicologiche, più che fisiche, maggiormente quando la vittima è minore. Dovere fare anche la fila fuori del pronto soccorso per chi ha subito violenza, diventa penoso e profondamente imbarazzante, e anche disumano”.
Edoardo Tranchese
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