Facebook, la più popolare rete sociale del mondo, è rimasto in panne per diverse ore giovedì; una serie di problemi tecnici ha impedito a mezzo miliardo di persone di collegarsi. È stato il secondo blackout in due giorni (e quello del giorno precedente era stato significativamente più breve).
Durante la fase di stallo, gli «addict» del social-network non si sono dati per vinti e sono transitati a migliaia su Twitter per comunicare l’impasse, ma anche fare ironia sul blackout. Esilaranti alcuni, rilanciati da HuffingtonPost: «Breaking News: Facebook salta a causa di un’esplosione di rifiuti di letame a Farmville (il gioco più famoso del web, anch’esso con affezionati in tutto il mondo; ndr). Milioni di persone costrette a lavorare». «Breaking News: Facebook salta, cresce la produttività lavorativa. Gli Usa escono dalla recessione».
Il direttore del software engineering della rete sociale, Robert Johnson, sottolinea: «E’ il peggiore blackout degli ultimi quattro anni». In un intervento sul blog della compagnia, Johnson ha chiesto scusa per il disagio causato agli utenti. L’inaccessibilità del sito, diffusa a livello globale, è stata causata da «un sistema automatico per verificare i valori di configurazione della cache», ha spiegato Johnson. Il sistema, ora rimosso, «ha causato molti più problemi di quanti ne abbia risolti». Per Facebook si tratta del secondo blackout in due giorni. Mercoledì scorso il sito era risultato inaccessibile ad alcuni utenti, ma solo per un breve periodo di tempo. Il social network aveva attribuito il problema a un fornitore di rete esterno, mentre sul web erano circolate voci di un attacco da parte di hacker cinesi.
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