Per la prima volta Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, evoca le elezioni anticiate e lo scioglimento delle Camere. Lo ha dichiarato ieri, dopo mesi in cui la parola d’ordine del Colle è stata: “continuità della legislatura”. La nota del Quirinale arriva sabato mattina, dopo l’incontro di venerdì con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
“Il presidente della Repubblica” – è possibile leggere nella nota – “ha insistito su motivi di preoccupazione, che debbono essere comuni, sull’asprezza raggiunta dai contrasti istituzionali e politici, e sulla necessità di un sforzo di contenimento delle attuali tensioni in assenza del quale sarebbe a rischio la stessa continuità della legislatura”.
Di certo parole inaspettate per il governo e il premier, che comunque non perde il suo ottimismo. “Napolitano non vuole le elezioni anticipate” – avrebbe detto Berlusconi – “e quindi non posso credere che questa sia la sua volontà. Anche perché una minaccia del genere sarebbe un golpe, altro che Scalfaro, e Napolitano è una persona seria”.