Indubbiamente questa partita ha confermato tutti i nostri timori, alcuni giocatori che in questa stagione tanto hanno contribuito ai successi del Napoli, attraversano un preoccupante momento di appannamento fisico e mentale.
Era impensabile vedere Morgan De Sanctis, il portiere dimostratosi da anni un’autentica saracinesca, prendere un goal da comica televisiva (Paperissima); il Matador, cecchino infallibile, non segnare trovandosi solo davanti al portiere e mancare agganci ed appoggi facilissimi per un fuoriclasse come Lui; lottatori come Aronica senza grinta e determinazione, solitamente piatto forte del suo repertorio.
Nonostante ciò, il Napoli meritava di vincere contro la Lazio, ha avuto il
merito di non disunirsi e rimontare un goal che nel modo nel quale lo aveva incassato poteva mandarlo in crisi, ha fatto la partita creando occasioni che solo la cecità di un arbitro ha impedito che andasse al riposo in vantaggio, negandogli un rigore solare. Nella ripresa ha iniziato con il piglio giusto, sembrava che la Lazio potesse crollare da un momento all’altro, in campo esisteva solo il Napoli, purtroppo, per la risaputa imprevedibilità che rende stupendo questo sport, un giocatore laziale si è inventato il più bel goal della sua carriera e complice altre sviste arbitrali ( il pareggio era stato segnato ma annullato per un inesistente fuorigioco) la partita ha preso una piega diversa ed un buon Napoli è uscito sconfitto dal campo. A questo punto del campionato, con solo sette partite da giocare, con un distacco di sei punti, sembrerebbe ormai impossibile una rimonta, ma calendario alla mano, credo fermamente che non tutto è perduto, un filotto di cinque vittorie potrebbe farci agganciare quel terzo posto che al momento sembra una chimera.
Tutto dipende dalla capacità dei nostri giocatori di smaltire le ultime delusioni e tornare alla vittoria lasciando subito quella sfortunatissima quota 48 già dal prossimo mercoledì. Ci si potrebbe trovare con una Lazio ferma a 54 punti, l’Udinese e il Napoli a 51 e la Roma a 50; con sei partite che resterebbero da giocare tutto potrebbe ancora accadere, in fondo questa Lazio è ben poca cosa!!!
Giuseppe Montagna