“Con queste c… di tessere mi hanno rotto il c… mi sono visto con l’assessore a Napoli, deve fare il tesseramento di mille tessere, mi stanno tormentando con questi soldi di qua, soldi di là, la verità è che qua tutti pretendono delle condizioni economiche per farci lavorare”. queste sono le parole dette al telefono da uno dei protagonisti di un’inchiesta giudiziaria che vuole fare chiarezza sulla richiesta di concessione di licenze commerciali su un’area della periferia napoletana. Intanto la Procura chiede una decina di arresti, il gip rigetta.
La procura però non si arrende e per marzo è prevista la prossima udienza. Il caso è questo: Antonio Caserta, manager nel campo della intermediazione immobiliare, si lamenta al telefono perché costretto ad acquistare mille tessere di un partito non precisato. Questa era la condizione necessaria per poter lavorare, ottenere licenze, per poter costruire, per poter impiantare attività commerciali.
Storia complicata, l’appuntamento in aula è per il 18 marzo, decima sezione del Tribunale del Riesame. Di fatto, sotto i riflettori finiscono le attività politiche condotte dal circolo «il progetto», in via Ponte di Casanova, con la campagna di tesseramento per conto del Pd, su uno sfondo di presunti accordi tra imprenditori e amministratori.