Una gara molto attesa per tutti i tifosi partenopei, l’ultima al San Paolo contro quel Siena ormai già retrocesso, prima di iniziare. Il desiderio di capire il futuro di tecnico e bomber.
Si parte, ma prima, parla il presidente, discorso per i tifosi alla fine di questo lungo ed avvincente campionato, musica Champions e ambizioni per il futuro.
Come tutte le “piccole”, i problemi non sono pochi per Mazzarri e compagni, che dopo la rete di Grillo, sono costretti alla rimonta. Certo in campo sono schierati giustamente le seconde linee, chi ha giocato di meno, chi nonostante sia l’ultima gara vuole ancora mettersi in mostra, e chi cerca la conferma per la prossima stagione. La reazione del Napoli non può che non arrivare dal suo giocatore più rappresentativo, dal capo cannoniere della Serie A. Ma la dea bendata fa per ora brutti scherzi. Rischiamo anche di andare sotto di due reti, non va.
Parte il secondo tempo, Mazzarri non vuole che gli si rovini la festa, dentro Insigne ed Hamsik per rimontare. Esce Grava, ovazione, per lui non basterebbero foglie e fogli di parole, per descrivere la sua storia in questo Napoli. Reduce da una guerra durata anni, iniziata dalla serie C, e vinta.
Gli effetti positivi dopo i cambi, sono immediati. Arriva il gol di Cavani, questa volta la rete non va annullata, esplode il San Paolo. Bisogna vincere, il pubblico non smette di farsi sentire, e nei minuti finali Marek Hamsik regala i tre punti e soprattutto la gioia a compagni e tifosi per festeggiare nel migliore dei modi questo secondo posto.
Giuseppe Montagna