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Manovra, opposizioni a La Russa: tempi Senato troppo compressi

Tempi non siano decisi da conferenza Meloni

Roma, 27 dic. (askanews) – Le opposizioni denunciano una compressione dei tempi dell’esame della manovra in Senato e chiedono al presidente Ignazio La Russa di riconvocare la capigruppo per rivedere il serrato calendario che prevede il via libera definitivo domani alle 20.

La relazione tecnica sul testo, denunciano, è arrivata dopo le 17 rispetto alle 12.30 previste e per questo serve un nuovo calendario dei lavori.

“C’era la disponibilità a dare uno spazio giusto al lavoro della commissione, per quale motivo non ci può essere più ora che i tempi si sono ulteriormente ristretti? Noi non ne vediamo la ragione e non può essere la conferenza stampa di Giorgia Meloni, questo screditerebbe l’intero governo – ha detto la capogruppo dem Simona Malpezzi – Non si cambia questa legge di bilancio, è chiaro che non ci sono gli elementi e non c’è il tempo per poterla cambiare. Ma bisogna poter fare una discussione e far sì che la commissione possa fare il proprio lavoro”.

“E’ un atteggiamento scorretto, non c’è nessun ostruzionismo, nessuno vuole rischiare l’esercizio provvisorio – ha detto la capogruppo M5S Maria Castellone – Non si possono calcolare i tempi a ritroso partendo dalla conferenza stampa della Meloni. E’ stata amputata la possibilità di far sentire le nostre ragioni”.

“Noi abbiamo fatto una battaglia comune per cercare di arrivare al voto non nell’esercizio provvisorio ma il 29. Avevamo chiesto un giorno in più per fare una discussione ordinata in commissione” ha aggiunto la capogruppo di Azione-Iv Simona Paita. “Per ragioni misteriose, e non voglio dire per andare in vacanza prima, questa proposta non è stata accolta e questo significa che domani anzichè andare insieme ci sarà un voto che separa maggioranza e opposizione e questo è un fatto che apre una rottura nella Camera”.

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