ROMA – L’ultimo minuto dell’ultimo giorno di Virginia Raggi da sindaca di Roma si è consumato con il viso tirato, quasi commosso, dietro la mascherina che le copriva il viso, un istante prima di salire nella sua auto davanti alla rampa dell’entrata Sisto IV di palazzo Senatorio. Qui l’ex sindaca ha incassato l’applauso dei componenti del suo staff, loro sì commossi fino alle lacrime. Un selfie di rito, un saluto con la mano e poi via, senza sorrisi e con un’espressione poco distesa, lasciando il Campidoglio per l’ultima volta da “padrona di casa”.
La proclamazione di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma, per la verità, era avvenuta ieri. Ma è stato oggi, con l’insediamento effettivo del nuovo primo cittadino, l’affaccio dal balcone sui Fori e il passaggio simbolico del testimone davanti alla stampa, che l’era Raggi si è davvero conclusa. Il passaggio di consegne negli uffici, raccontano le fonti, si è svolto in un clima sereno e molto formale. Lo studio era stato già liberato i giorni scorsi. Dopo una ventina di minuti di colloquio privato i due si sono recati in aula Giulio Cesare per l’ultimo bagno di flash per l’ex sindaca.
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Poi lo staff del nuovo primo cittadino ha preso possesso delle stanze del Campidoglio, ancora alla ricerca dei luoghi più adatti per iniziare il lavoro. Gualtieri ha ricevuto la fascia, anche se non l’ha indossata stamani, e per qualche minuto era sembrato che non fosse stata consegnata. E a cerimonia conclusa è anche arrivato il primo omaggio floreale, scaricato da un’automobile targata Corpo Diplomatico. Raggi era già lontana dal palazzo. Ma per lei quello di oggi è stato comunque un arrivederci: tra pochi giorni si riapriranno le porte dell’aula Giulio Cesare dove ritroverà il suo vecchio scranno da consigliera, di minoranza.
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L’articolo L’ultimo giorno dell’era Raggi al Campidoglio, tra selfie e commozione proviene da Ragionieri e previdenza.
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