In serata ho assistito ad un dibattito televisivo ove diversi ex calciatori del Napoli si esprimevano con opinioni diverse, ma tutte rispettabili, sull’opportunità di far disputare la prossima stagione alla corte di Mazzarri o fargli vivere un’esperienza in serie A, in compagini minori. Personaggi di indubbia competenza, come Postiglione e Rivellino evidenziavano che nel passato molti potenziali campioni giovani, come Muro ed altri, sono stati bruciati da una piazza che non perdona gli errori di gioventù e pur riconoscendo l’indubbio talento di Lorenzo Insigne, suggerivano una stagione presso piazze con minor pressione e traguardi meno ambiziosi.. Capisco le loro perplessità e timori, ma penso che nelle loro giustissime considerazioni non hanno considerato un fattore importantissimo, sono passati tantissimi anni ed oggi i giovani sono assolutamente diversi da quelli di quarant’anni fa. Un tempo un portiere non veniva considerato all’altezza di squadre importanti poichè si sosteneva che dato le responsabilità del ruolo, potevano essere impiegati in prima squadra non prima dei 27 o 28 anni, oggi in quel ruolo vengono lanciati e utilizzati ragazzi giovanissimi, senza alcuna remore e timori, con risultati sotto gli occhi di tutti, spesso sono dei fenomeni. La gioventù di oggi, almeno in campo sportivo, matura molti anni prima, le promesse in prospettiva che un tempo avevano 21 o 22 anni, oggi ne hanno 16 e prima dei 20 anni o sono dei campioni o sono destinati ad una carriera da comprimari. Lorenzo Insigne ha l’età, le doti e l’esperienza fatta in un campionato difficile come la serie B per esplodere e affermarsi subito anche in massima serie, i numeri mostrati non possono essere chimere, Il Napoli ha la fortuna di averlo e sarebbe un errore gravissimo non utilizzarlo già dalla prossima stagione. Non è Lavezzi, è Lorenzo Insigne, con caratteristiche diverse, va inserito e seguito con mano saggia e capace, utilizzandolo nel suo ruolo, il Maestro Zeman ci è riuscito, perchè non dovrebbe riuscirci anche il nostro Mazzarri? lo stesso Pocho, chi era quando è venuto a Napoli giovanissimo?
Giuseppe Montagna