È stata definita una “spaventosa carneficina” l’azione repressiva di Muammar Gheddafi. Alcune testimonianze da Bengasi riferiscono che “l’esercito sta sparando razzi Rpg sui manifestanti stanno utilizzando proiettili urticanti per disperdere la manifestazione”. Secondo un attivista , Mohamed Nabus, sono 258 i corpi all’obitorio dell’ospedale al Galaa della città. Fonti medice dell’ospedale di al-Jala hanno addirittura riferito che tra manifestanti e forze della sicurezza ci sarebbero 250 morti e 700 feriti.
“Ieri” – spiega Nabil al-Saaiti, medico dell’ospedale citato sopra – “agenti della sicurezza di origine africana reclutati dal regime hanno aperto il fuoco contro i manifestanti e il numero dei morti è tale che non riusciamo a metterli tutti nella camera mortuaria dell’ospedale per identificarli”.
In realtà, a causa dell’assenza di giornalisti in quell’area e dell’interruzione del servizio internet nel paese è difficile verificare le notizie fornite dai testimoni e dagli esponenti delle opposizioni.
Come se non bastasse, ieri pomeriggio alcuni elicotteri hanno sorvolato i centri di Aguria e Beda uccidendo a colpi di mitragliatrice svariate persone, tra loro anche dei bambini. Anche durante la notte si sono uditi colpi di armi da fuoco. Le sparatorie sono avvenute non solo fra polizia e manifestanti, ma anche fra sostenitori e avversari di Muammar Gheddafi.