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L’esordio discografico di Diego Leanza

NewsL'esordio discografico di Diego Leanza

“Diego Leanza I” va inteso come dimensione piuttosto che come prodotto musicale. E’ soprattutto un’esigenza maturata dall’artista in tanti anni spesi sul palco e in studio. Il suono marcatamente rock vintage sa di strade di Napoli e di Londra, ma non disdegna quello delle avenue di New York, suono “marcio” come lo stesso proveniente dalle strade attraversate di notte da Robert De Niro in “Taxi Driver”. L’ispirazione parte da lontano e giunge direttamente dal sound anni Sessanta di oltre Manica e si staglia fra la east e west coast americane.

I testi si sposano in maniera omogenea e creano l’immagine voluta di un uomo che a un certo punto della sua esistenza cerca di scrollarsi di dosso l’universo di distrazioni che gli è toccato, puntando al sodo e all’essenzialità della vita. Amore, sesso, crudezza, delusioni, piccole vittorie e grandi sconfitte, altro non diventano che un parapetto fatto di esperienze dove poter gettare le braccia e fermarsi a guardare il nuovo orizzonte. In questo senso, la scelta degli autori dei testi per la stesura ultima delle canzoni, è stata dettata dal senso della casualità e soprattutto dell’amicizia. Tutti i brani sono nati lontani dalla sala di incisione, sono piuttosto figli di lunghe chiacchierate occhi negli occhi, pensieri e discussioni fatalmente finiti sul nastro. Come recita un passo del testo di “Marta e la polvere” dello scrittore fumettista Igort, “…oggi è arrivato troppo presto”. Il disco nella sua essenza tenta disperatamente di assaporare l’oggi in senso stretto, inteso come pausa e ripartenza e cerca di farlo con soave e impagabile lentezza.

BIO

Diego Leanza è un chitarrista cantante partenopeo. Musicista eclettico e versatile, comincia la sua carriera artistica all’età di 14 anni producendo il primo demo-tape heavy metal con una band napoletana, i Destroyers. Il lavoro lo mette in evidenza all’interno della scena alternativa campana e di lì verranno le importanti collaborazioni, in qualità di turnista, con artisti rock italiani e stranieri. Nel frattempo partecipa a diversi progetti discografici internazionali come autore e produttore artistico. I live numerosissimi su tutto il territorio nazionale ed estero si alternano al lavoro in studio e alle collaborazioni con artisti e musicisti del calibro di Cindy Blackman, batterista, fra gli altri, di Lenny Kravitz e Carlos Santana. Da annoverare produzioni nel campo della new-wave, rivisitata con sonorità del terzo millennio, in un periodo in cui il genere ha trovato nuova linfa ed una vera e propria rinascita. Diego Leanza è stato influenzato da tutto quello che vuol dire rock ‘n roll, da Robert Johnson ai Nirvana, passando attraverso Beatles, Rolling Stones, Doors, Kinks, Cream, Led Zeppelin e tendendo sempre come punto fermo Jimi Hendrix, lo spirit blue di Seattle. Nel 2010 viene finalmente alla luce il primo disco come solista, “Diego Leanza I”.

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