Mercoledì 27 ottobre, ore 17, all’Istituto di Formazione in Musicoterapia, corso Vittorio Emanuele 87, incontro-dibattito “Musica come strumento di terapia“, promosso da Diana Facchini, musicologa e musicoterapista, direttice Isfom. Partecipano: Dario Aquilina, psicoterapeuta esperto dei problemi adolescenziali e Filippo d’Eliso, compositore e musicista. In programma anche delle performance che il gruppo Isfom terrà per il largo pubblico. Ingresso gratuito.
Continua, con questo evento, la campagna nazionale che l’Istituto sta promuovendo per diffondere la cultura musicoterapica. In calendario meeting scientifici, culturali e artistici. Chi desidera avvicinarsi a questa affascinante disciplina, contattando lo 0815789330 o info @isfom.it, può prenotare un appuntamento individuale gratuito. Un esperto illustrerà il percorso triennale di studi teorici e pratici, paragonabile a una laurea di primo livello, le varie chances d’inserimento occupazionale che questa nuova professione offre. Per i diplomati, individuerà un iter mirato di specializzazione ed approfondimenti e aggiornamenti personalizzati.
L’Isfom garantisce studi specifici in ambito musicoterapico, medico, psicologico, musicale, etnomusicologico e antropologico; 200 ore di tirocini d’osservazione e pratici in situazione clinica, e supervisione specialistica, in linea con gli standard deontologici e culturali della confederazione europea EMTC, a tutela della professione.
L’Istituto vanta docenti d’altissimo livello tra cui esperti di fama mondiale, come Rolando Benenzon e Tony Wigram, massimi esponenti viventi del settore. .
Nei 21 anni di attività, l’Isfom ha formato, specializzato e introdotto al lavoro centinaia e centinaia di musicoterapisti.
La Musicoterapia è protagonista nella cura, nella prevenzione e nel sostegno delle più svariate patologie e situazioni cliniche. Assicura un importante supporto durante la gravidanza e il parto così come nella terapia oncologica; garantisce significativi benefici in situazioni di stress, difficoltà di socializzazione, problemi della personalità, disturbi relazionali dei minori e neurologici e psichiatrici dell’adulto, deficit sensoriali, coma, Alzheimer, autismo, ritardo mentale.
Sul lavoro favorisce i rapporti interpersonali, tutela la serenità del lavoratore, stimola la progettualità e la produzione; migliora le relazioni in famiglia; a scuola tra docenti, tra alunni e nel rapporto maestro/allievo; in ambito sportivo tra gli atleti; in tutti i gruppi dove è fondamentale l’intesa “di squadra”, come le équipe mediche.