NAPOLI – Si intitola ‘Intelligenze’ e guarda alla molteplicità delle forme intellettive ormai riconosciute dalla ricerca, dall’intelligenza delle piante fino alla sfida di quella artificiale, la nuova edizione di Futuro Remoto, il primo Festival della Scienza d’Italia, nato nel 1987 da un’idea del fisico Vittorio Silvestrini e realizzato da Città della Scienza di Napoli, in programma dal 21 al 26 novembre negli spazi espositivi del polo scientifico partenopeo.
Con oltre mille ricercatori e 200 realtà coinvolte, 500 eventi dal vivo e on line tra conferenze, dibattiti, mostre, escape room e laboratori interattivi, la 37esima edizione del festival che da oltre trent’anni è impegnato ad avvicinare scienza e società per diffondere la cultura scientifica come strumento di consapevolezza critica soprattutto tra le giovani generazioni, aprirà i battenti domani alle 10 con l’evento inaugurale ‘Intelligenze tra corpi e macchine: un dialogo a più voci tra rappresentanti del mondo della cultura e della ricerca’, un talk scientifico con Barbara Mazzolai, direttrice associata per la Robotica e direttrice del Laboratorio di Robotica Soft Bioinspired presso l’Istituto italiano di tecnologia – Iit e Giorgio Vallortigara, Professore ordinario presso il Centre for Mind-Brain Sciences, Università degli Studi di Trento, moderato da Gennaro Carillo, Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, membro del Comitato scientifico di Città della Scienza, che rifletteranno intorno alle nuove frontiere della Biorobotica, la disciplina che si ispira alla natura attingendo alla robotica, alla bioingegneria e all’intelligenza artificiale, esplorando forme di intelligenza diverse da quella umana. All’inaugurazione sarà presente l’assessora all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli Maura Striano.
Tra gli eventi di punta della manifestazione ci sarà l’affascinante conferenza spettacolo ‘Menti future. Ai e supercalcolo per interpretare la realtà‘ a cura dell’Istituto nazionale di fisica nucleare-Infn con Michela Milano, direttrice di Alma-Ai Research Institute on Human-Centric Artificial Intelligence dell’Università di Bologna e Tommaso Boccali, ricercatore Infn Sezione di Pisa, che, in un dialogo illustrato a fumetti, racconteranno cosa sono il supercalcolo, il quantum computing e l’intelligenza artificiale e come possono supportarci nel comprendere il presente e nell’immaginare scenari futuri per sistemi complessi come le molecole, il clima, le smart cities.
Si parlerà anche di intelligenze secondo le differenze individuate dagli antichi greci, il 24 novembre nel corso della conferenza spettacolo ‘Metis e Logos: femminile contro maschile‘, a cura del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio e del Centro di Antropologia del Mondo Antico. Aglaia McClintock, del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio e Centro di Antropologia del Mondo Antico; Silvia Romani, dell’Università di Milano Statale e Centro di Antropologia del Mondo antico e Maurizio Bettini, dell’Università di Siena e Centro di Antropologia del Mondo antico approfondiranno la contrapposizione tra Metis e Prometeo, intelligenza animale, e logos, incarnati da Atena e Apollo, attraverso questa lente il dibattito affronterà anche i vari modi spesso è ancora contrapposta l’intelligenza maschile a quella femminile.
Con l’evento ‘Alla scoperta del Ctao-Cherenkov Telescope Array, il più grande Osservatorio per raggi gamma!‘, in programma sempre il 23 novembre- a cura dell’Istituto nazionale di fisica nucleare-Infn (Sezione di Napoli) sarà possibile dialogare con i ricercatori per conoscere un esempio della ricerca di frontiera più avvincente degli ultimi anni; l’osservatorio Cherenkov Telescope Array (Ctao) è stato infatti individuato da Astronet come priorità assoluta tra i nuovi progetti come primo vero osservatorio su larga scala mirato alle altissime energie, attraverso cui giungere a nuove scoperte nella comprensione delle origini e della produzione di particelle non termiche nell’Universo. Inoltre l’Osservatorio sarà una struttura chiave per affrontare importanti questioni scientifiche, come l’esplorazione della fisica fondamentale, compresa la natura della materia oscura, l’origine e l’accelerazione dei raggi cosmici, la formazione e l’evoluzione degli oggetti compatti.
Si parlerà di cieli stellati e della storia della ricerca astronomica invece il 22 novembre nel corso della presentazione del libro ‘Altre Terre. Viaggio alla scoperta di pianeti extrasolari‘ di Giovanni Covone dell’Istituto nazionale di fisica nucleare-Infn, finalista della IX edizione del premio Asimov, nonché del premio nazionale di Divulgazione scientifica 2023 – Giancarlo Dosi, in cui il pubblico potrà con l’autore rivivere le tappe di questo percorso e conoscere sempre meglio questi corpi celesti chiamati pianeti. L’affascinante conferenza spettacolo del 24 novembre ‘Fotoni, una breve storia lunghissima‘, a cura dell’Istituto nazionale di ottica-Cnr-Ino e Holden Studios, con Elisabetta Baldanzi, dell’Istituto nazionale di ottica-Cnr-Ino, accompagnerà i ragazzi alla ricerca delle risposte a domande apparentemente scontate eppure decisive come Che cos’è la luce? Di che cosa è fatta?, parlando di percezione, di occhi, di cervelli, di onde e di particelle, di radiazioni, di meccanica quantistica e di futuro. Imparando in meno di un’ora cos’è un fotone e perché è importante saperlo, con immagini, parole e elementi interattivi.
Tra gli eventi della sezione Futuro Remoto International il 25 novembre si terrà l’incontro ‘La scorciatoia – come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano‘ – a cura del Programma Merc (Modeling and engineering risk and complexity) della Scuola Superiore Meridionale con il supporto e la collaborazione della Società editrice Il Mulino – con Nello Cristianini, Professore di Intelligenza artificiale Università di Bath nel Regno Unito, introdotto da Mario di Bernardo, Professore di Automatica al Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’informazione; coordinatore dell’area Merc della Scuola Superiore Meridionale. Un’occasione per approfondire uno dei temi di punta degli ultimi anni, quello dell’intelligenza artificiale, per capire come incorporarla nella nostra società senza rischi ed effetti collaterali e comprendere come siamo arrivati sin qui e il percorso che ci aspetta prima di poterci fidare di questi nuovi agenti dall’intelligenza ‘aliena’.
Sul filone dell’incontro diretto tra pubblico e scienziati, giovedì 23 novembre si terrà la conferenza ‘Ricerca europea: condividere la passione di chi lavora ai confini della conoscenza‘, in cui gli studenti delle scuole superiori potranno conoscere di persona un ricercatore leader di un progetto europeo, la sua esperienza professionale e personale in un dialogo volto ad appassionare i ragazzi al mondo della ricerca.
Oltre alle grandi conferenze, al centro della nuova continua a leggere sul sito di riferimento
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