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La stagione di Lorenzo Insigne

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Ho seguito il Pescara per l’intera stagione, inizialmente incuriosito dal rientro di Zeman in un campionato duro e affascinante come quello di serie B, volevo riscontrare se il Boemo, dopo Foggia, sarebbe riuscito ad imporre i suoi metodi ed il suo entusiasmante gioco anche in una categoria anticamera della serie A;  ebbene, me ne sono innamorato tanto che gli abruzzesi, dopo il Napoli, sono divenuti la mia seconda squadra. Non comprendo perchè si parli tanto poco di questa bella realtà calcistica, certamente il blasone del Torino della Sampdoria del Verona non può assolutamente essere messo in discussione, ma è anche vero che il Pescara, indipendentemente dall’esito finale di questo torneo, ha espresso il calcio più bello dell’intero panorama calcistico professionistico nazionale.
Un manipoli di giovanissimi, plasmati da un allenatore unico ad insegnare calcio, è improvvisamente esploso, sovvertendo ogni gerarchia, irridendo squadroni costruiti per vincere e seppur ostacolati da assurde sviste ed errori arbitrali è andata dritta per la sua strada a suon di goal ( 84 reti ), una enormità se solo ci si  ferma a riflettere che altre squadre, in lotta per il ritorno in A, ne hanno realizzate poco più di 50. Bravissimi tutti, i gioiellini di Zeman, ormai tutti inseriti nei programmi di rafforzamento delle grandi squadre, ma chi mi ha letteralmente impressionato è Lorenzo Insigne. Questo ragazzo ha numeri di autentico fuoriclasse, gli ho visto realizzare dei goal di una bellezza e di una difficoltà estrema con una  semplicità sconcertante, di saltare avversari come birilli anche in un fazzoletto di terreno, di illuminare il gioco con passaggi che sembravano pennellate, di essere falciato da avversari, che non avevano altro modo per fermarlo, ed alzarsi sorridente irridendoli  e continuando a correre come nulla fosse accaduto, riscontrando in Lui anche dei margini di miglioramento importanti ( sbaglia dei goal facili ) e difficilmente definibili. Ciro Ferrara, ct. della Nazionale minore, ne è innamorato, ha cambiato volto alla sua rappresentativa contribuendo in ampia percentuale ai successi ottenuti e conta su questo giocatore per un possibile trionfo Europeo. Quello che mi sorprende è il dover ascoltare o leggere che il Napoli, proprietario del suo cartellino, vorrebbe farlo ” Maturare “ un anno in un’altra squadra, Lo ritengo un assurdo, questo ragazzo è pronto ad alti livelli e solo per ragioni che esulino dal calcio sarebbe ipotizzabile una situazione simile; anche l’unico fattore di dubbi penso sia superato, mi riferisco ad un fisico apparentemente minuto, la serie B è sempre stato un torneo meno tecnico della A ma più duro sotto l’aspetto fisico e agonistico, averlo disputato alla grande toglie ogni perplessità, Lorenzo è pronto, non è il caso di monitorare calciatori in tutto il mondo per trovare ciò che già abbiamo, un calciatore più  forte tecnicamente, (con maggior visione di gioco, che vede la porta come pochi)  del ns. amatissimo Lavezzi. Se vi sono risorse da investire proviamo a rinforzare difesa e centrocampo, ma fateci godere questo nostro figlio.

Giuseppe Montagna

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