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La sorella di un ostaggio: è ancora il 7 ottobre finché non tornerà

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La sorella di un ostaggio: è ancora il 7 ottobre finché non tornerà

Naama Miran, sorella di Omri, a Roma con delegazione familiari

Roma, 8 apr. (askanews) – “Ogni giorno è ancora il 7 ottobre finché non torneranno da noi, è molto difficile per me come sorella e probabilmente per entrambi i miei fratelli che lui non sia con noi”. Lo ha dichiarato Naama Miran, sorella di Omri, ostaggio israeliano nelle mani di Hamas dallo scorso 7 ottobre: Naama è intervenuta durante una conferenza stampa a Roma con altri familiari di persone sequestrate dal movimento integralista islamico palestinese.”Per me, ma penso di poter parlare anche a nome di tutte le famiglie, siamo ancora al 7 ottobre”, ha detto Naama ai giornalisti, fermandosi più volte perchè sopraffatta dalle lacrime e dalla commozione, “Ogni giorno è ancora il 7 ottobre finchè non torneranno da noi, è molto difficile per me come sorella e probabilmente per entrambi i miei fratelli che Omri non sia con noi. La scorsa settimana ci siamo riuniti tutti nella nuova casa di mio fratello, per prepararci al trasferimento: mi manca Omri, tutto questo è davvero difficile… abbiamo bisogno che lui torni a casa, grazie per il vostro interessamento.Omri – 46 anni – è stato rapito a Nahal Oz , dove viveva con la moglie Lishay e le loro due bambine, Roni e Alma, rispettivamente di 2 anni e mezzo e 6 mesi. Giardiniere nel kibbutz Nahal Oz, si era pienamente dedicato alla crescita delle sue figlie per consentire a sua moglie Lishay di concentrarsi sulla sua carriera professionale.