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La serrata dei ristoratori napoletani

“La protesta dei ristoratori del lungomare è la prova di quanto l’amministrazione comunale di Napoli sia distante dai problemi della città. E’ assurdo lasciare che punti di attrazione così strategici per il turismo debbano sopravvivere alla giornata e senza poter avere un giusto riconoscimento di spazi e di regole che gli permettano di lavorare tranquillamente”. Lo ha detto l’onorevole Marcello Di Caterina che questa mattina ha partecipato alla manifestazione indetta dai ristoratori del lungomare partenopeo.

“La protesta dei ristoratori del lungomare è la prova di quanto l’amministrazione comunale di Napoli sia distante dai problemi della città. E’ assurdo lasciare che punti di attrazione così strategici per il turismo debbano sopravvivere alla giornata e senza poter avere un giusto riconoscimento di spazi e di regole che gli permettano di lavorare tranquillamente”. Lo ha detto l’onorevole Marcello Di Caterina che questa mattina ha partecipato alla manifestazione indetta dai ristoratori del lungomare partenopeo. “Mi chiedo ma è così difficile programmare? Confrontarsi? Eppure in questo caso – ha ripreso il parlamentare PDL – non è una questione di costi in quanto gli operatori del settore sono disponibili a fare ogni tipo di sforzo economico per adeguarsi a regole chiare ed uguali per tutti. Basterebbe vedere cosa è stato realizzato sul lungomare di Barcellona per capire quanto sia importante attivare tutte le sinergie possibili tra pubblico e privato per migliorare e rilanciare l’immagine della nostra città. Che brutto, stamani, dover spiegare ai turisti che volevano fermarsi per il pranzo, che i ristoranti erano chiusi per protesta. Mi è bastato vedere i loro volti per capire che, ancora una volta, l’immagine di Napoli ne esce perdente per colpa dell’amministrazione comunale. Mi sono vergognato come parlamentare e come cittadino.  E’ impensabile presentare il programma di Natale il giorno prima dell’Immacolata, giornata che da il via alle festività natalizie. Basta con questa approssimazione, c’è bisogno di risposte certe. La Iervolino e la sua giunta devono farsi da parte, il loro tempo è scaduto”.