Occorre tutta la filosofia Napoletana per smaltire il dolore provato per l’uscita dalla Champions League; quella forza interiore che ci ha permesso di assorbire schiaffi e mortificazioni nel corso di millenni con le varie dominazioni Spagnole, Francesi e …Piemontesi. La fine di una esaltante splendida avventura, che dopo la magnifica vittoria al San Paolo sembrava dovesse continuare, è stata una terribile delusione; da novelli Napoleoni eravamo convinti di conquistare il mondo, ma come il grande condottiero abbiamo trovato la nostra Waterloo, gli Inglesi hanno colpito ancora!
Passeggiando in tarda serata, per le insolitamente vuote strade di Napoli, ho pensato a come si sveglieranno, domani, i tifosi e la città intera, immagino un particolare lutto cittadino, ma durerà poco, ne sono certo. Anche se eliminati, i nostri eroi hanno dato tutto, l’inesperienza e l’ansia della prestazione, oltre alla mancanza di abitudine ad esibirsi in certe platee, ha certamente limitato la loro potenzialità, ma meritano di essere ugualmente accolti, al ritorno da Londra, da applausi e ringraziamenti, ci hanno fatto sognare, ma non sempre i sogni si avverano. Nello sport si vince e si perde, ma l’importante è esserci e lottare fino alla fine; la squadra per 120 minuti ci è stata, gli avversari ed il pubblico di casa hanno alla fine esultato come avessero vinto la Coppa, il Napoli e Napoli hanno lasciato una traccia indelebile.
Domenica incontreremo l’Udinese, rilanciamoci nella mischia, ora quel terzo posto è un obbligo morale, deve essere un patto d’onore, il Napoli ha il diritto di riprovarci il prossimo anno e con l’esperienza acquisita saremo più forti, andremo ancora più in alto e prima o poi la Coppa con le grandi orecchie potrebbe non essere un miraggio.
Giuseppe Montagna