Ironia e cambio d’identità, Giorgio Marchesi ne “Il fu Mattia Pascal”
Prosegue con successo al Ghione a Roma lo spettacolo tratto da Pirandello
Roma, 12 feb. (askanews) – Prosegue con successo al Teatro Ghione di Roma (fino al 18 febbraio) “Il fu Mattia Pascal” di Giorgio Marchesi, accompagnato sul palco dalle musiche eseguite dal vivo dal contrabbassista Raffaele Toninelli. La regia è dell’attore – celebre volto di molte fiction Rai (Una grande famiglia, Braccialetti Rossi, L’Allieva) e film impegnati (“ACAB”, “Romanzo di una strage” – e di Simonetta Solder, collega e compagna di vita.Un’ora piena di spettacolo frizzante e ironico – arrivato alla terza stagione – che alle gustose risate alterna riflessioni sempre attuali sulla perdita d’identità del personaggio tratto dal romanzo di Luigi Pirandello che l’attore si è divertito a modernizzare. E così il bibliotecario scansafatiche Mattia Pascal diventa la sua ombra, l’argentino Adriano Meis, accortosi di non poter vivere e non poter amare torna nell’immaginario paesino ligure di Miragno nei ritrovati panni del Fu Mattia Pascal, rendendo leggero ed energico un capolavoro letterario e mantenendo intatto lo stile e il linguaggio originali. Giorgio Marchesi con “Il fu Mattia Pascal” sarà a Torino al Teatro Gioiello dal 22 al 25 febbraio.
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