ROMA – L’utilizzo dei gemelli digitali e dell’intelligenza artificiale è diventato ormai decisivo per lo sviluppo infrastrutturale dei territori.
Verificare attraverso un modello virtuale di un oggetto fisico tutto il ciclo di vita di una struttura e le sollecitazioni che riceve (vedi ponti, strade, acquedotti, linee ferroviarie, edifici) dà un vantaggio enorme al committente pubblico (ma anche alle società destinatarie di commesse pubbliche) nel pianificare gli interventi infrastrutturali.
Le prospettive, anche a breve termine, di queste ormai fondamentali innovazioni digitali sono state al centro del Convegno organizzato da Esri Italia, in collaborazione con Assinter, svoltosi alla Camera dei Deputati. Tra le tante personalità intervenute, oltre a Dean Angelides, Corporate Director di Esri Inc., l’Amministratore delegato di Esri Italia, Emilio Misuriello, Mario Nobile direttore generale di AgiD, Agenzia per l’Italia Digitale, soggetto attuatore delle risorse PNRR per la transizione digitale; Giampiero Strisciuglio, Ad Rfi-Rete Ferroviaria italiana; Pietro Pacini presidente Assinter Italia.
“Il digital twin – ha detto l’amministratore delegato di Esri Italia, Emilio Misuriello, nel corso del convegno – ormai sta diventando uno strumento che può essere dato in mano alla pubblica amministrazione per governare il territorio e avere un’intelligenza superiore a quella che c’è stata fino ad oggi. E’ ovvio che si tratta di un’integrazione data sia dall’acquisizione di dati, che devono essere tridimensionali per poter fare un vero digital twin, sia dalla parte di intelligenza artificiale, che riesce a darci anche la parte predittiva del modello. Una novità fondamentale rispetto alle tecnologie fino ad oggi proposte. La pubblica amministrazione ha una grande sfida che deve sapere affrontare” ha chiuso sul punto l’Amministratore delegato di Esri Italia.
“Station land – ha detto l’Ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio intervenendo al convegno organizzato da Esri Italia – è uno strumento evoluto con cui l’azienda ha l’obiettivo di migliorare il processo di pianificazione dello sviluppo delle infrastrutture, quindi la qualità e l’affidabilità del servizio stesso. Abbiamo investito su questo processo, e abbiamo in azienda un importante numero di persone che non solo lo utilizzano nel loro modo di lavorare ma anche un numero elevato di persone che si occupano dello sviluppo delle prestazioni di questo strumento. Per noi è la chiave per progredire nella pianificazione e nella gestione delle infrastrutture” ha sottolineato l’Amministratore delegato di Rfi.
L’utilizzo dei gemelli digitali “rappresenterebbe un vantaggio per tutti. Per i cittadini e per le imprese. Questi modelli – ha detto il direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, Mario Nobile – consentono di operare a fondo non solo un singolo elemento, come un ponte o una strada o un edificio, ma tutti gli elementi ad esso collegati. Tutte le reti, quella idrica o quella elettrica hanno delle interazioni tra loro. E’ possibile farlo e lo abbiamo fatto in diverse realtà, come ad esempio il nuovo ponte di Genova dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi. Quello che va incentivato è la propensione allo scambio dei dati che spesso per gelosia o per timore, non è messa in pratica da tutti gli attori” ha chiuso sul punto il Direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale.
“Parlare di intelligenza artificiale e gemelli digitali, in questo momento credo sia una grande opportunità – ha detto il presidente Assinter Italia, Pietro Pacini – attraverso l’intelligenza artificiale noi potremmo cambiare in tempi rapidissimi il rapporto con i cittadini, l’efficienza della pubblica amministrazione e creare modelli di sviluppo anche per le pmi. Queste riflessioni, a cui partecipano le imprese e le istituzioni, rappresentano un momento fondamentale verso quelle soluzioni che nei prossimi anni accompagneranno il Paese” ha concluso il Presidente di Assinter Italia.
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