Ancora una volta Cannes per presentare il suo nuovo film. Asia Argento torna sulla Croisette dopo “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa” (Quinzaine des Rèalisateurs 57° Festival di Cannes), con un film vestito punk, molto intimo.
Il film racconta di Aria (Giulia Salerno), la piccola e brava bambina di 9 anni che cresce nella Roma degli anni ’80, che si ritrova suo malgrado a vivere una violenta separazione dei suoi genitori, lo strappo dalle sue sorellastre in una famiglia allargata. I suoi genitori, assenti e compulsivi, non la amano quanto le vorrebbe. Aria, strattonata nel conflitto tra suo padre e sua madre, respinta e allontanata, attraversa la città con una sacca a strisce e un gatto nero, sfiorando l’abisso e la tragedia e cercando solo di salvaguardare la sua innocenza. Grottesca ed eccessiva la nuvola di borghesia decadente che Aria cerca di combattere. Ne rimarrà vittima, come lo spettatore del film.
Margherita Diurno