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I commercialisti: sospendere il pagamento della Tasi per gli immobili in fallimento

Sospendere il pagamento della Tasi per gli immobili compresi in un fallimento o in una liquidazione coatta per il periodo di durata dell’intera procedura concorsuale. Secondo la Fondazione nazionale dei commercialisti (FNC) dovrebbe essere questa la linea da adottare anche per il tributo il cui primo acconto scade domani, dopo che una specifica disposizione in tal senso era già stata adottata, negli scorsi anni, per ICI e IMU. Una scelta che, secondo i commercialisti, rappresenterebbe un aiuto concreto per quanti si trovano ad affrontare una delicata situazione economica.

Sospendere il pagamento della Tasi per gli immobili compresi in un fallimento o in una liquidazione coatta per il periodo di durata dell’intera procedura concorsuale. Secondo la Fondazione nazionale dei commercialisti (FNC) dovrebbe essere questa la linea da adottare anche per il tributo il cui primo acconto scade domani, dopo che una specifica disposizione in tal senso era già stata adottata, negli scorsi anni, per ICI e IMU. Una scelta che, secondo i commercialisti, rappresenterebbe un aiuto concreto per quanti si trovano ad affrontare una delicata situazione economica.

La Fondazione nazionale dei commercialisti sottolinea come, al momento, sulle modalità attuative della TASI in presenza di procedure concorsuali manchino indicazioni specifiche. Una situazione che sta generando incertezze tra gli operatori del settore.

I commercialisti ricordano che per l’ICI il legislatore stabilì che per gli immobili compresi nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa il curatore o il commissario liquidatore, entro novanta giorni dalla data della loro nomina, dovessero presentare al Comune di ubicazione degli immobili una dichiarazione attestante l’avvio della procedura. Soggetti che erano inoltre tenuti al versamento dell’imposta dovuta per il periodo di durata dell’intera procedura concorsuale entro il termine di tre mesi dalla data del decreto di trasferimento degli immobili. A seguito dell’entrata in vigore dell’IMU in sostituzione dell’ICI, l’ambito applicativo di questa disposizione era stato esteso anche agli adempimenti dichiarativi e liquidatori di tale ultimo tributo.

In attesa di ulteriori interventi normativi, secondo la Fondazione nazionale dei commercialisti sarebbe possibile, in via interpretativa, estendere anche alla TASI l’ambito d’applicazione della disposizione degli scorsi anni. L’auspicio della Fondazione è che l’operatività anche ai fini TASI della disposizione venga in un primo momento riconosciuta anche attraverso un intervento amministrativo.

Giovanni M. Lucianelli

 

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