domenica, 16 Febbraio , 25

Furti di energia: arresti della Gdf in Campania

NewsFurti di energia: arresti della Gdf in Campania

 

Prosegue incessante l’attività della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Napoli  a contrasto dell’abusivismo commerciale e del sempre più diffuso fenomeno delittuoso del furto di energia elettrica. A poca distanza dai due arresti eseguiti la scorsa settimana, i finanzieri del gruppo di Giugliano hanno effettuato nuovi controlli alle fabbriche cittadine scoprendo nuovi casi di indebito approvvigionamento di energia elettrica.

 

Il primo dei due controlli ha riguardato una fabbrica di album fotografici, ubicata a Villaricca (Na), Corso Europa, dove il titolare, oltre a realizzare un ampliamento abusivo, aveva apportato delle modifiche all’impianto elettrico per poter  bypassare il contatore e sottrarre energia elettrica illegalmente. Il secondo controllo ha, invece, riguardato una fabbrica di scarpe, non in regola con le norme in materia di artigianato e ambiente, sita a Calvizzano (Na) Via Terracini. Anche in questo caso numerosi macchinari erano in funzione sfruttando l’applicazione di particolari bypass che consentivano di sottrarre al conteggio dell’Enel  migliaia di kilowatt ore di corrente elettrica. Gli escamotage adottati, oltre che danneggiare la società fornitrice dell’energia, di fatto arrecavano un grave danno anche alla sana concorrenza tra le imprese. Infatti, le ditte coinvolte nell’illecito, risparmiando sui costi di gestione, potevano applicare prezzi piu’ vantaggiosi ai loro prodotti e  di fatto turbare il mercato. Al termine dei controlli, i titolari delle due ditte (L.B.,56 anni di Villaricca e D.V., 43 anni di Napoli), venivano tratti in arresto per il reato di furto di energia elettrica. I  due dovranno rispondere anche dei reati di abusivismo edilizio e violazione della normativa in materia ambientale. Sono in corso gli accertamenti di natura tributaria finalizzata alla contestazione degli illeciti di natura fiscale e contributiva. Nel corso delle attività di cui sopra, sono stati, infatti, identificati numerosi operai “in nero”.

 

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