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FOTO | VIDEO | A Bologna (ri)apre il cinema ‘Modernissimo’: “È solo l’inizio”

BOLOGNA – Un cinema (sottoterra) nel cuore di Bologna, proprio di fianco a piazza Maggiore: ecco cosa sarà il nuovo cinema “Modernissimo”, inaugurato oggi sotto le Due torri. Un ritorno in grande stile, in realtà, per un cinema che a Bologna ha una lunga storia: la sala, che aprì a Bologna nel 1915 e si trova tra piazza Re Enzo e via Rizzoli, era stato dismesso ed era finito anche occupato dai centri sociali, nel 2011, per il suo stato di abbandono. Sgomberata quell’esperienza, le istitituzioni avevano subito avviato il progetto di recupero. E anche i lavori, che però si sono (pesantemente) arenati con il Covid di mezzo. E così si arriva a oggi, 21 novembre, giorno in cui c’è stata la visita in anteprima per le televisioni e il taglio del nastro. Nei prossimi 10 giorni, fino al 30 novembre, la ‘rinascita’ di questa storica sala sarà celebrata con tanti eventi in città. Oggi, alla cerimonia, hanno partecipato la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, il sindaco Matteo Lepore, il presidente della Cineteca Marco Bellocchio, la direttrice generale di Confindustria Emilia, Tiziana Ferrari, in rappresentanza degli sponsor privati, Giancarlo Basili, direttore artistico del progetto di riqualificazione della sala. A fare gli onori di casa Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.

Bologna più che mai “è la città del cinema, è il luogo della Cineteca, dove i film italiani e i film del mondo si restaurano e si conservano, dove vengono volentieri i cineasti”, afferma Farinelli. “La lingua del cinema è una lingua universale, oggi è un giorno di festa per la città e per tutto il cinema: di solito, posti come questo vengono trasformati in multisale, oppure vengono chiusi. La dimostrazione di oggi, invece, è che la cultura è qualcosa di fondamentale e di profondo, per la nostra città e per ognuno di noi”. Secondo Farinelli, insieme con il sottopasso di via Rizzoli, il “Modernissimo” darà vita ad una “metropolitana della cultura” nel cuore della città, come è stata chiamata.

I lavori per ristrutturare il ‘Modernissimo’ sono costati 3,5 milioni di euro, con il contributo di 1,5 milioni di euro da parte del Comune di Bologna, di 333.000 euro da parte di Confindustria e di 700.000 euro della Fondazione Cineteca di Bologna. Ci crede Farinelli: “È un momento importante per Bologna ed è un momento di festa. Anzi, abbiamo deciso di programmare 10 giorni di grandi festeggiamenti invitando grandi autori, registi, attrici e attori. La città ritrova un luogo speciale, questo cinema sottoterra del primo palazzo costruito sulla via Rizzoli rinnovata”, ideato nel 1912.

A FINE FEBBRAIO ARRIVA LA PENSILINA CHE COLLEGA IL CINEMA AL SOTTOPASSO

Già la parola ‘Modernissimo’ contiene in sé una grande speranza per il futuro, una grande ironia e una relazione con la storia, ricorda il direttore della Cineteca (‘in regia’ dal lontano 2000): “In questo luogo, la storia dialogherà col presente e viceversa, guardando al futuro. E a fine febbraio, finalmente, sarà pronta anche la pensilina, rendendo più evidente l’intero progetto di unire sottopasso e Modernissimo, per dare vita a un grande luogo espositivo assieme ad una sala meravigliosa. Siamo sotto piazza Maggiore, siamo all’altezza della città romana e siamo nel presente. Chi ce l’ha un posto così bello?”, si chiede e chiede a tutti Farinelli.

Farinelli continua entusiasta: “Proietteremo qui tutto il cinema, l’arca dei nostri sogni, dei nostri desideri e della bellezza. Il cinema è l’arte del passato ma è anche un’arte piena di vita, penso all’ultimo film di Paola Cortellesi, meraviglioso, che ha commosso tutta l’Italia e spero abbia ora il giusto riconoscimento internazionale. Spazieremo al Modernissimo, quindi, dai piccoli ‘film’ delle fiere dell’800 agli anni ’20, dai grandi classici di Chaplin e di Keaton ai film di Fellini e a quelli sconosciuti. Wes Anderson, ad esempio, verrà a presentare un film di un regista che si chiama Golestan, che forse nessuno conosce ma che è un grande cineasta iraniano: se fosse stato francese, avrebbe fatto parte del pantheon della storia del cinema”.

Il Modernissimo “sarà quindi anche un luogo dove scoprire film dimenticati e collocarli nel posto giusto della storia, un luogo di divertimento, un luogo dove cantare mentre proiettiamo the Rocky Horror Picture Show, o scoprire tanto altro”, rimarca il direttore. Il quale, proprio sulla complessità del super cantiere, ricorda: “Sono passati quasi 10 anni dai primi annunci sul Modernissimo? Quando ho scoperto che per fare il Colosseo ci hanno messo due anni, ho cominciato ad avere qualche dubbio. Poi qualcuno mi ha detto che ‘non ci sono gli infissi’… Scherzi a parte, i progetti hanno bisogno di tempo. Qui c’era la relazione della Soprintendenza, c’era la ricerca dei denari, c’era una legge dello Stato che consente il finanziamento alla riapertura di sale storiche. Il progetto era complessissimo e il cantiere è entrato nel vivo nei giorni in cui l’Italia chiudeva per Covid, nel marzo 2020. Poi abbiamo avuto la bolla del Superbonus, la guerra” e non solo.

DAL LIBERTY AL LINOLEUM, COSÌ È RINATO IL MODERNISSIMO A BOLOGNA

Il gioiello liberty, nato dal sogno dell’architetto e scenografo Gualtiero Pontoni, sfumò nei decenni del boom economico e del post-boom tra moquette, linoleum e cellophane. Una delle due sale cinematografiche di allora, in realtà, sopravvisse fino al 2007 (dal 1915), con il nome di Cinema Arcobaleno, ma appunto si trattava di un’altra storia: della tarda Belle Époque non c’era più traccia o quasi. Poi, è andata ancora peggio, con un ‘buco’ durato vent’anni: le ultime istantanee, infatti, erano quelle dell’occupazione dei centri sociali datata novembre 2011. Oggi, la restituzione alla città si completa, a quasi 10 anni dai primi annunci, con il taglio del nastro tanto sospirato di scena questa mattina nell’ambito della riapertura al pubblico. È la vicenda più o meno recente del Modernissimo di Bologna, il nuovo ‘cinematografo’ della Cineteca da 3,5 milioni di euro (pubblici e privati) con cui la città si rilancia nel palcoscenico internazionale del cinema e della cultura.

In sala, la storia del cinema questa mattina viene ripercorsa da un continua a leggere sul sito di riferimento