Roma, 3 giu. (askanews) – Indicata da tempo come chiave per il futuro dellagricoltura, linnovazione sostenibile dimostra già oggi di poter fare concretamente la differenza per lambiente, le persone e lindustria alimentare. La conferma è contenuta nel report inviato dallErsaf, lente per i servizi allagricoltura e alle foreste di Regione Lombardia, che ha analizzato i risultati dellultimo biennio raggiunti dallazienda agricola sperimentale Agrifuture.
Un progetto in collaborazione con lUniversità Cattolica Sacro Cuore di Piacenza e lUniversità degli Studi di Milano per la creazione di un Living Lab su Modelli innovativi e sostenibili di gestione del suolo. Fondata da Giorgio Rossi, presidente di MartinoRossi SpA, allo scopo di fare ricerca testando in campo varietà, tecnologie e pratiche agronomiche innovative finalizzate a ottenere produzioni agricole sempre più sostenibili e di alta qualità, Agrifuture si stende per 30 ettari a ridosso della sede centrale di MartinoRossi nelle campagne di Malagnino.
Il report si concentra sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica generate direttamente e indirettamente dalle attività di coltivazione. Sul posto è stato implementato Underdrip, un sistema di sub-irrigazione e fertirrigazione in grado di abbattere fino al 60% i consumi idrici e di contingentare il ricorso a fertilizzanti e fitofarmaci riducendo, di conseguenza, i consumi energetici legati ai macchinari per lirrigazione tradizionale, la concimazione e lirrorazione di fitosanitari.
I benefici ambientali della sub-irrigazione si integrano con quelli di altre pratiche di agricoltura conservativa adottate in Agrifuture, dove non sono previsti periodici lavori di aratura o erpicatura mentre si praticano le coperture stagionali dei terreni con cover crops e la semina su sodo.