Giornata di grandi soddisfazioni per Mario Draghi, il governatore della Banca d’Italia che ha avuto oggi la nomina, da parte dei capi di Stato e di governo dell’Ue, alla presidenza della Banca centrale europea (Bce). La sua presidenza partirà effettivamente a novembre, quando uscirà di scena Jean-Claude Trichet.
Draghi diventerà, dunque, il terzo presidente della Bce. Ad ufficializzarlo è il comnicato finale del vertice di Bruxelles, che lo presenta come nuovo presidente “dal 1 novembre 2011 al 31 ottobre 2019”.
Ovviamente questo successo tutto italiano ha reso orgoglioso il nostro governo, a partire da Giorgio Napolitano. “Mario Draghi” – ha detto il presidente della Repubblica – “appartiene a quella schiera di public servant italiani, di servitori della cosa pubblica nazionale ed europea, che nel corso dei decenni si è espressa attraverso molte forti personalità”. “Siamo certi” – ha concluso Napolitano – “che egli saprà pienamente corrispondere alla fiducia manifestatagli dalle autorità italiane ed europee, guidando con mano sicura, in una fase difficile, l’istituzione che opera a Francoforte per la stabilità finanziaria come base per il rafforzamento della moneta unica e per uno sviluppo sostenibile dell’economia e della società in Europa”.
“Si tratta di un grande successo del professor Draghi” – ha commentato, invece, Silvio Berlusconi al termine del summit – “che saprà gestire in modo sicuro l’istituzione di Francoforte. È anche un grande successo del nostro governo. E’ stato premiato il nostro impegno e sottolinea il ruolo che abbiamo nel Consiglio Ue. Anche il capo dello Stato si è compiaciuto massimamente di questo risultato”.
La nomina di Draghi è stata successiva alle dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi, attuale consigliere italiano alla Bce, che dovrebbe abbandonare la sua poltrona entro dicembre. Una decisione richiesta soprattutto da Sarkozy che, perdendo Trichet al vertice, considerava la presenza di due italiani ‘troppo ingombrante’.