A Torino il serbo supera 63 67(5) 76(2) l’avversario dopo 3 ore
Roma, 18 nov. (askanews) – Già sicuro del primo posto, contro un Medvedev già eliminato, NOvak Djokovic ha dato battaglia per tre ore e dieci minuti alle Atp Finals di Torino con visibili segni di malessere fisico. E alla fine ha chiuso 63 67(5) 76(2).
“Oggi è stata una delle mie partite più difficili, fisicamente non mi sentivo bene nel terzo set. Ma lo sport è così, ho anticipato bene il suo servizio quando lui è andato a servire per il match sul 5-4. Queste vittorie valgono molto di più di un semplice match” ha detto nell’intervista a caldo. Ma non ha voluto dare particolari dettagli sulla cause, su quel che esattamente gli è successo, in conferenza stampa. Si è limitato a parlare di “stanchezza per la partita, ma non voglio dire nient’altro, non voglio dare informazioni che potrebbero aiutare i miei avversari”.
Novak Djokovic, a due vittorie dal record di sei trionfi alle Nitto ATP Finals di Roger Federer e dal diventare il campione più anziano nella storia del torneo gioca con se stesso e per la storia. E’ in semifinale per l’undicesima volta in quindici partecipazioni alle Finals (negli ultimi sedici anni, ha saltato solo l’edizione 2017), ma il pensiero in campo non sembra sfiorarlo.
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